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Attirato in una trappola, minacce di decapitazione per lui e per la sua famiglia, e poi accoltellato a morte per un affare da 160mila euro andato storto: emerge anche questo dall'indagine sugli investimenti di un gruppo criminale, composto anche da persone ritenute dalla Dda di Napoli vicine al clan Contini, che riciclavano i proventi delle frodi fiscali utilizzando colletti bianchi compiacenti e imprenditori disponibili, alcuni titolari di noti marchi di moda per giovanissimi. Oggi la Guardia di Finanza e i carabinieri di Napoli hanno notificato, complessivamente, 25 misure cautelari e un decreto di sequestro da 8,4 milioni di euro. La vittima, Salvatore Cassese, venne convocata con il pretesto di un chiarimento da una persona che dopo avere assistito al tentato omicidio l'ha pure accompagnato in ospedale tenendosi in costante contatto telefonico con uno degli aggressori per evitare una denuncia che invece poi è stata presentata, 11 gennaio 2024. ANSA/US GUARDIA DI FINANZA +++ NPK +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++
FIUMICINO – Un appartamento e una stazione di servizio, in piena attività, del valore pari a circa mezzo milione di euro, sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo disposto dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica capitolina.
Il provvedimento è stato emesso nei confronti della rappresentante legale di una società di Fiumicino e dei suoi due figli, accusati dei reati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, falso in bilancio, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed auto-riciclaggio.
Il provvedimento scaturisce dalle laboriose indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Fiumicino, che hanno consentito di appurare che i due fratelli, reali “dominus” della società fallita, ne avrebbero svuotato progressivamente il patrimonio, conferendo artificiosamente due immobili di proprietà, della stessa società, a favore di un soggetto economico di nuova costituzione, dopo un’operazione straordinaria di scissione parziale.
L’operazione avrebbe consentito di far permanere, in capo alla prima, gli ingenti debiti verso l’Erario, quantificati in circa 600.000 euro, a fronte di un passivo accumulato pari a circa 1,5 milioni di euro.
Il Tribunale di Roma ha nominato un amministratore giudiziario della società, che, unitamente al sequestro dell’impianto di distribuzione stradale di carburante, permetterà l’ordinaria prosecuzione dell’attività.
Il procedimento è attualmente nelle fasi delle indagini preliminari e, fino al giudizio definitivo, vige la presunzione di non colpevolezza.
Presunzione di innocenza: Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che "nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna".
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