LADISPOLI – L’estate 2025 rischia di essere ricordata anche per il degrado. A pochi giorni da Ferragosto, la fotografia di alcune spiagge a nord è desolante: rifiuti sparsi e scarti di ogni genere. Un problema evidenziato in queste ore da tanti cittadini perché chi si avventura sul litorale percorre non trova solo sabbia e ombrelloni: bottiglie di vetro rotte, lattine arrugginite, mozziconi di sigaretta, sacchi di plastica portati dalle mareggiate o lasciati dai bagnanti, cartoni fradici, resti di picnic e perfino vecchi mobili gettati tra le dune. In alcuni punti della spiaggia libera, le correnti e il vento hanno accumulato rifiuti in vere e proprie "isole" di plastica e legno, visibili anche a distanza. E i social si scatenano. «Nemmeno in Burundi – scrive Enzo - senso civico inesistente. Famiglia e scuola, le strutture fondamentali per l’educazione: un fallimento totale per le nuove generazioni». Il fenomeno non si limita alla battigia. In mare, pescatori e appassionati di sport acquatici segnalano la presenza di buste galleggianti, frammenti di polistirolo e reti da pesca abbandonate, pericolose sia per la fauna marina sia per i bagnanti. Alcuni operatori balneari raccontano di dover ogni mattina iniziare la giornata rimuovendo rifiuti prima ancora di poter sistemare i lettini.

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