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L'Open Day virtuale del nostro Istituto, si è trasformato in un momento increscioso, che ha suscitato grande amarezza e forte imbarazzo nei partecipanti. Durante la videoconferenza dell’undici gennaio, in cui veniva presentata l'offerta formativa, sulla piattaforma Google meet, è avvenuto un attacco di hacker che hanno sabotato l'incontro virtuale con insulti, vaneggiamenti e la condivisione di video pornografici prima che si potesse intervenire per bloccare il collegamento. Un episodio inqualificabile che è stato denunciato dalla nostra Dirigente, Prof.ssa Enrica Caliendo, alla polizia postale inviando tutto il materiale necessario per tentare di risalire agli autori dell’incursione telematica. Il nostro Istituto aveva reso disponibile un link pubblico per l'incontro diffuso attraverso i canali istituzionali, rigorosamente on line per le stringenti norme anti covid. E' enorme lo sconforto e lo sconcerto di tutta la comunità educante di fronte a un episodio così inaudito che ha visto come protagonisti giovani senza scrupoli, ma è forte anche lo sdegno e l’indignazione che ci porta a fare, in quanto comunità educante che si occupa della crescita individuale e collettiva dei nostri ragazzi, profonde riflessioni su quanto accaduto. E’ questo, un periodo difficilissimo per tutti, caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita. Quasi tutte le nostre attività (lavoro, scuola, tempo libero, formazione, cultura, relazioni) hanno conosciuto una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete, fattore che ha determinato una accresciuta esposizione alle aggressioni della cyber-criminalità e di conseguenza un insieme assai vasto ed eterogeneo di attacchi informatici, diretti a colpire sia il patrimonio personale dei cittadini, che il tessuto economico-produttivo del Paese, la regolarità dei servizi pubblici essenziali come il mondo delle professioni, la sicurezza e la libertà personale di adulti e ragazzi con particolare riferimento alla protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili. Una vera e propria minaccia che sta approfittando di un momento di grande fragilità emotiva nazionale. Con la sospensione delle attività scolastiche e la conseguente attivazione della didattica a distanza, molteplici sono state le segnalazioni relative a episodi di intrusione nelle piattaforme dedicate alla formazione degli studenti; accessi violenti, non autorizzati che, a nostro avviso fanno emergere un forte disagio giovanile con aspetti e risvolti pericolosi e disturbi di personalità. Purtroppo la scuola è nel mirino degli hacker, in Europa gli attacchi sono in crescita del 24%. Si registrano episodi simili a quello che si è verificato nel nostro Istituto Comprensivo durante altri open day, in diverse città e realtà scolastiche, dall’infanzia ai licei. Questi personaggi, non hanno alcun rispetto per le famiglie, gli insegnanti e per il prezioso lavoro predisposto da tutti i docenti. Colpire la scuola e il mondo educativo in un momento in cui è fortissima la richiesta da parte di molti giovani studenti di ritornare in presenza, poiché costretti da mesi alla DAD con la mancanza della socialità e del confronto diretto tra studenti e docenti, è un atto imperdonabile! Quanto accaduto a Ladispoli è stato prontamente stigmatizzato da tutti, genitori e docenti che erano collegati on line. “ Per questo, in quanto membri consiglieri del Consiglio di Istituto della Ladispoli1 avvertiamo la necessità di ringraziare tutti i docenti e la Dirigente per il lavoro svolto fino ad oggi per garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi e tutte le famiglie che hanno partecipato all’open day, nonostante la difficoltà creata dall’attacco hacker che si è verificato. Dobbiamo riconoscere e difendere la nostra Scuola come luogo insostituibile in cui valorizzare ancora di più la cultura della condivisione e della collaborazione in un momento di grave crisi in cui il ruolo dell’istituzione scolastica ci sembra ancora più importante e determinante! Consiglio d’Istituto I.C. LADISPOLI 1