LADISPOLI - Stava passeggiando sulla spiaggia di Torre Flavia quando si è ritrovato davanti a due cinghiali di notevoli dimensioni. E con l'avvistamento torna ancora una volta l'allarme cinghiali in Palude. Ce ne sarebbero all'incirca una trentina che nell'ultimo anno hanno letteralmente preso la residenza all'interno dell'oasi protetta. A segnalarne la presenza un residente che voleva solo godersi qualche momento di relax in spiaggia. «La loro presenza sta diventando un problema. Un cittadino è fuggito mentre passeggiava tranquillo sulla sabbia», ha spiegato il responsabile della Palude, Corrado Battisti che ora guarda al futuro, non troppo lontano: quello della stagione estiva, quando la spiaggia inizierà a popolarsi di bagnanti giunti anche dalla Capitale. «Si era parlato di posizionare delle gabbie per catturarli ma per il momento - ha spiegato ancora Battisti - non ci sono comunicazioni al riguardo». Un pericolo, quello rappresentato dal cinghiale, non solo per le persone ma anche per le specie animali che solitamente la vivono, a cominciare proprio dal fratino che in questo periodo ha già nidificato (la schiusa delle uova si aspetta per fine aprile inizi di maggio). Tanto che addirittura sono stati incrementati i controlli da parte dei volontari e delle zoofile. Ma il problema "sicurezza" non è solo per i frequentatori del Monumento naturale. Gli ungulati sono stati avvistati in questi mesi anche in via Fontana Morella, dove soprattutto nelle ore serali, rischiano di causare incidenti tra gli automobilisti in transito. E anche nel centro cittadino: a Ladispoli, ad esempio, più volte si sono spinti fino al quartiere Caere Vetus, sulle rive del fosso Vaccina a "caccia" di cibo. Non va meglio nelle frazioni etrusche dove si sono spinti sul lungomare e addirittura nei pressi della stazione ferroviaria e a Furbara, nei pressi degli scavi archeologici. Non da ultima la segnalazione di un residente proprio di Cerenova che aveva allertato della presenza di cinghiali all'interno del dog park.

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