Fiamma olimpica, la prima tappa a Viterbo. Domenica prossima il Sacrario diventa un piccolo villaggio olimpico con il passaggio dell’iconica fiamma dei Giochi invernali di Milano e Cortina, che partirà da Roma alle 7. Nel corso della conferenza stampa, svoltasi alla sala consiliare di Palazzo dei Priori, è stata fatta vedere la torcia olimpica delle Olimpiadi del 1960, la cui versione originale è al museo di Losanna, che passò da Viterbo: l’ha resa pubblica il delegato del Coni di Viterbo Ugo Baldi che ha chiarito come «l’abbiamo riportata alla luce negli uffici del Coni e la offriamo alla città, simbolicamente, per i 15 giorni delle Olimpiadi invernali».

L’assessore allo sport Emanuele Aronne che ha ricordato come «Viterbo torna protagonista dopo Torino 2006 con il passaggio della torcia olimpica. Mi sono emozionato quando il comitato olimpico ci ha ufficializzato la tappa di Viterbo: la fiaccola partirà da via della Palazzina e raggiungerà il Sacrario con una lunga carovana al seguito. Il tutto è stato davvero molto complesso da organizzare ma felici dei risultati ottenuti. Nel corso della cerimonia, poi, premieremo le realtà sportive del territorio che si sono distinte e gli sponsor presenteranno iniziative per tutto il giorno».

L’assessore Aronne ha poi spiegato la scelta dei tre tedofori viterbesi «scelti su tre realtà che lavorano bene in città come il Sodalizio dei facchini di Santa Rosa, la federazione sport invernali e la consulta del volontariato». In rappresentanza di queste tre realtà sono stati nominato tedofori Nicolò Marconi, atleta della Zucchero Filato, Stefano Zucchi, responsabile provinciale della Fise (sport invernali), Omar Sabatini, atleta e facchino di Santa Rosa. In tutto i tedofori che si alterneranno nella Tuscia per portare la fiaccola saranno 27. La storia della fiamma olimpica presente a Viterbo è stata fatta dal giornalista viterbese Massimiliano Mascolo, direttore di Rai Sport, che ha spiegato come «la fiaccola olimpica etrusca è una delle due copie, l’altra è a Tarquinia, mentre l’originale è a Losanna. Venne utilizzata nel 1960 per le Olimpiadi di Roma e passò per la provincia di Viterbo in quei giorni sportivi. In quell’occasione fu riaperto il teatro di Ferento appositamente». Un altro momento emozionante è stato quello della presentazione dei tre tedofori della Tuscia che accenderanno al Sacrario la fiamma olimpica come testimoni del cammino verso Milano e Cortina. L’assessore allo sport Emanuele Aronne, infine, ha ricordato che «l’associazione nazionale dei comuni italiani ha emanato un bando per progetti collegati al passaggio della fiamma olimpica e Viterbo è risultata sesta e, il prossimo Educamp, sarà interamente coperto economicamente con la retta di partecipazione a carico del Comune per 100 ragazzi con minori possibilità».