CIVITAVECCHIA – Da settimane, forse mesi, si ripete la stessa scena: l’auto privata dell’assessore comunale Piero Alessi viene sistematicamente parcheggiata a Piazzale Guglielmotti, proprio all’altezza dell’Aula Pucci.

Nulla di male, se non fosse che quell’area è soggetta a divieto di sosta e di transito, consentito solo alle auto di servizio. Ma, a quanto pare, per l’assessore le regole del codice della strada possono essere interpretate con una certa elasticità.

La segnalazione è arrivata da più cittadini, visibilmente infastiditi non solo dal comportamento in sé, ma anche dalla totale assenza di controlli da parte della Polizia Locale, che non sembra intenzionata a intervenire. Un comportamento che solleva più di un interrogativo. Possibile che nessuno tra gli agenti di Polizia Locale noti o intervenga? Visto che quella parcheggiata accanto all’auto di Alessi è proprio una vettura di servizio della Polizia Locale. Possibile che un assessore comunale ritenga di potersi sottrarre alle regole che lui stesso dovrebbe contribuire a far rispettare?

L’unica, eventuale attenuante sarebbe l’intestazione di un pass per diversamente abili – ipotesi che, se confermata, richiederebbe comunque il rispetto delle norme di circolazione: il pass, infatti, non autorizzerebbe la sosta selvaggia, né il parcheggio in aree non idonee alla fermata, specie in una zona nevralgica del centro. L’arroganza istituzionale, quando si manifesta in gesti quotidiani e apparentemente “minori”, come un parcheggio vietato, diventa però un segnale culturale ben più profondo. E pericoloso. Perché mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e alimenta quel senso diffuso di ingiustizia che oggi, purtroppo, è sempre più presente.

La situazione si aggrava quando, generalmente nel tardo pomeriggio, l’assessore recupera l’auto in sosta e si allontana verso via Buonarroti, a una velocità sicuramente non consona vista la presenza sulla piazza di bambini che giocano correndo in libertà dove non dovrebbero esserci auto.

A.I.

©RIPRODUZIONE RISERVATA