La giunta regionale del Lazio ha approvato ieri la programmazione della rete ospedaliera 2024-2026 che aumenta di 169 posti letto l’offerta sanitaria nel Lazio, rispetto alla precedente programmazione. La delibera arriva dopo mesi di studio dei dati epidemiologici della popolazione e di osservazione di tutti i comportamenti sanitaria negli ultimi 24 mesi.

Sono stati verificati dati di attività, di appropriatezza e di esito di tutte le strutture sanitarie del Lazio pubbliche e private. Un lavoro al termine del quale è stata impostata una nuova programmazione che la giunta Rocca ritiene colga meglio i bisogni assistenziali dei cittadini del Lazio garantendo quando più possibile la prossimità delle cure.

«Sono molto orgoglioso di aver approvato in giunta la delibera sulla rete ospedaliera del Lazio - ha commentato il presidente Rocca - Aumenteranno in misura consistente i posti letto sia a Roma che in tutte le province. Questo risponde ad un’esigenza, quella di governare la nostra sanità - ha aggiunto il presidente - in un’ottica non più romanocentrica, garantendo ai territori un’assistenza e una qualità del servizio che assicurino la dignità e il rispetto per i pazienti e per gli operatori sanitari».

La programmazione prevede la realizzazione entro il 2026 di cinque nuovi ospedali tra cui quello di Acquapendente. Gli altri saranno a Latina, Golfo, Rieti, Tiburtino, per un investimento complessivo di oltre 960 milioni di euro tra le risorse impiegate per le costruzioni, le attrezzature e gli arredi.

Più nello specifico Viterbo e provincia raggiungeranno 949 posti letto, di cui 731 per acuti e 218 post-acuti, rispetto agli 887 posti letto, 717 per acuti e 170 post-acuti, della rete ospedaliera precedente, potendo contare su 3 posti letto ogni mille abitanti rispetto ai 2,80 posti letto per mille abitanti della programmazione 2021-2023. Situazione che migliorerà con la realizzazione del nuovo ospedale Acquapendente attraverso un finanziamento complessivo di oltre 37 milioni di euro.

Inoltre sarà rafforzata la capacità di risposta dell’Asl di Viterbo nelle urgenze, a partire dall’attivazione dell’Unità di trattamento neuro-vascolare di II livello e di Chirurgia maxillofacciale all’ospedale Belcolle, completando la configurazione di Dea di I livello.

L’Asl viterbese potrà contare su fabbisogno aggiuntivo di 48 posti letto per post acuti al fine di potenziare l’assistenza di prossimità.