Prime avvisaglie di abbassamento delle temperature e il pensiero corre, come è ovvio che sia, agli impianti di riscaldamento. E alle caldaie che, se non adeguatamente manutenute, rischiano di rilasciare nell’aria emissioni che incidono sui livelli di Co2.

In terza commissione, durante l’illustrazione dei dati relativi al Paesc (Piano d’azione per energia sostenibile e clima), si è fatto riferimento anche ai controlli sugli impianti di riscaldamento citando la Esco provinciale Tuscia come possibile soluzione per eseguire ispezioni mirate. Società a controllo pubblico a cui però il Comune di Viterbo non ha aderito.

E l’assessore comunale Emanuele Aronne in merito ha replicato che esistono altre imprese di professionisti qualificati operanti nel settore. Una affermazione rilasciata con piena cognizione di causa, a fronte di una determina dirigenziale del 15 ottobre che affida il servizio di conduzione e manutenzione degli impianti comunali a uso pubblico.

È stato infatti aggiudicato l’accordo quadro con un unico operatore, con delega di un terzo responsabile, per tale servizio.

Con l’approssimarsi dell’inverno e di temperature più rigide, gli uffici comunali preposti hanno redatto un accordo quadro per la stagione 2025-2026, con decorrenza dal 1 novembre al 31 ottobre 2026.

È stato quindi affidato l’incarico di “direzione dell’esecuzione del contratto, contabilità, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione attività connesse” per la redazione dell’elaborato progettuale, che a base di richiesta di preventivo prevede una spesa complessiva di poco più di oltre 110mila euro.

I servizi previsti nel progetto riguardano principalmente, in maniera indicativa e non esaustiva: conduzione e gestione degli impianti termici degli edifici comunali; ispezioni specialistiche eseguite anche con strumentazioni idonee, atte a verificare lo stato di affidabilità, sicurezza delle caldaie e macchinari a pompa di calore; accensione impianti con verifica di funzionamento a caldo delle apparecchiature, regolazione della portata termica; impostazione degli orari di funzionamento delle caldaie e macchinari a pompa di calore secondo le norme vigenti.

Il quadro economico è suddiviso per servizi a canone e per servizi a misura per un importo complessivo soggetto a ribasso di 82mila 400 euro e 3.720 esclusi dal ribasso per un totale di 86mila 144 euro a cui si aggiungono quasi 25mila euro di somme a disposizione dell'amministrazione, per un totale di 111mila euro.

Nella determina dirigenziale è inoltre specificato che “trattandosi di Accordo Quadro in parte a canone e parte a misura, sulla parte a canone verrà applicato direttamente il ribasso formulato dalla ditta in sede di presentazione dell’offerta mentre l’importo a misura verrà impegnato comunque per l’intero, applicandosi poi il ribasso, nella percentuale offerta dalla ditta di volta in volta, sui servizi effettivamente richiesti, di volta in volta dal Comune, ed effettuati”.

Ad aggiudicarsi il servizio, con affidamento diretto, la ditta Tecnoimpianti snc di Belella Livio & C., con sede a Graffignano, che ha proposto un ribasso del 4,50% da applicare direttamente sull’importo a canone ed indirettamente su quello a misura sui servizi di volta in volta richiesti.

Con il ribasso, la spesa complessiva per il servizio di conduzione e manutenzione degli impianti comunali a uso pubblico è quindi scesa a 108mila euro. Edifici comunali pronti quindi ad affrontare il freddo dal primo novembre.