Focus sul quartiere Pilastro nel lungo incontro pubblico - dalle 19 alle 22 - che ha visto la sindaca Chiara Frontini e gli assessori alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne e ai Lavori pubblici Stefano Floris confrontarsi con i residenti.

Un appuntamento su cui La Provincia, come unica testata giornalistica presente, può fornire un resoconto di ciò che è avvenuto.

Nel suo intervento di apertura, la sindaca Frontini ha tenuto a sottolineare che «il Pilastro è tra i quartieri su cui l’amministrazione sta investendo di più in assoluto e gli assessori Aronne e Floris sono gli attori principali dei cambiamenti in atto».

«Cambiamenti che per funzionare necessitano di essere il più condivisi possibili». Assunto su cui fondano poi gli incontri promossi dal Comune nelle varie zone della città.

Anche Aronne ha rimarcato che «il Pilastro è uno dei quartieri a cui stiamo prestando più attenzione» ed evidenziando di non essere un politico ma «un tecnico prestato alla politica» ha puntualizzato di detestare le promesse.

Un quartiere, quello del Pilastro, «disegnato bene urbanisticamente, per questo nonostante organizzativamente sia stato nel tempo abbandonato dalla politica comunque funziona».

Poi è entrato nel vivo degli interventi oggetto di polemiche, a iniziare dalla pista ciclabile.

«Il progetto prevede una ciclovia di 30 chilometri attorno alle mura che collegherà tutta Viterbo. Lo stiamo realizzando in varie tranche per ridurre l’impatto dei lavori». E il tratto che interessa il Pilastro viene realizzato senza cordoli per non creare disagi al passaggio della minimacchina.

Ad oggi sul quartiere sono previsti solo con il Pnrr 3 progetti: l’asfaltatura di viale Buozzi, già ultimata, un rialzo “minimo” per l’attraversamento pedonale - «perché abbiamo tenuto conto della minimacchina» - e un parcheggio da 88 posti auto, di cui 5 dedicati ai disabili. Area che non sarà asfaltata per consentire un migliore drenaggio dell'acqua e in cui saranno messi a dimora anche delle piante.

In merito alle asfaltature: «stanno partendo e riguarderanno anche tutte le vie laterali del quartiere» ha assicurato.

Sulle notizie di stampa relative ai sette semafori installati sul raccordino ha precisato: «L’impianto semaforico è uno soltanto, poi sono state posizionate sette lanterne».

Ha quindi tenuto a ribadire che non è stato tolto alcun posto auto, anzi l’assessore Floris sta ragionando sulla realizzazione di un altro possibile parcheggio in un’area verde, attualmente buia.

Area che una volta ospitava un parchetto, da anni abbandonato, e su cui si sono scontrati alcuni residenti. Tra chi vorrebbe che venisse ripristinata la zona a verde, e altri che invece propendono per un altro parcheggio.

Aronne ha ribadito che, anche in questo caso, il luogo destinato a parcheggio non verrebbe asfaltato quindi potrebbe essere facilmente riportato a verde.

A proposito di verde, Floris ha ipotizzato la possibilità di prolungare le alberature oltre viale Buozzi.

Viale che per Aronne deve diventare zona 30, ossia percorribile a non più di 30 chilometri orari. Idea che è piaciuta alla maggioranza degli abitanti presenti all’incontro, vista l’alta velocità delle auto che percorrono la strada.

E sempre in tema di incolumità, i residenti hanno chiesto anche provvedimenti per alcuni incroci pericolosi a causa della scarsa visibilità dovuta alle auto parcheggiate.

Gli amministratori hanno annunciato «l’arrivo di un centinaio di barriere che il Comune sta per acquistare, a 80 euro l’una, da posizionare a ridosso degli incroci per evitare la sosta delle vetture».

«Il progetto di oggi apporta dei miglioramenti ma è la stessa via di prima» ha affermato ancora l’assessore che poi ha rilanciato.

«Volete che resti così o volete osare, questo me lo dovete dire voi» ha detto ai residenti spiegando che sta ragionando anche su un possibile senso unico di viale Buozzi a uscire. Una eventualità su cui però attende che si esprima la maggioranza degli abitanti del Pilastro.