CIVITAVECCHIA – L'ex consigliere comunale e candidato sindaco Vittorio Petrelli chiede all'amministrazione comunale di fare marcia indietro sulla revoca del parcheggio di via Leopoli-via Betti.

«Oggi – spiega Petrelli - ho ufficializzato con pec una nota alla Giunta perché ci ripensi. La nota prevede anche altri soggetti quali il delegato al traffico, i consiglieri comunali perché chiedano conto di una scelta che appare incomprensibile e soprattutto ci espone ad un serio rischio di danno erariale».

Per Petrelli si tratta di una scelta incompresibile. «In molte città italiane – spiega - con un tessuto socio-economico vitale — siano esse località turistiche o centri urbani dinamici — è prassi consolidata disporre di sistemi di parcheggi interconnessi, capaci non solo di comunicare in tempo reale la disponibilità dei posti, ma anche di essere segnalati lungo le principali strade di accesso, in particolare verso le aree centrali. Nel caso di Civitavecchia, questo tipo di infrastruttura sarebbe particolarmente utile nelle aree che lambiranno la cosiddetta “zona rossa” individuata dal nuovo Piano Generale del Traffico Urbano. Proprio nell’altra zona, quella più esterna, detta “gialla”, la presenza di parcheggi facilmente individuabili diventa cruciale per evitare congestioni e disorientamento tra chi arriva da fuori città. È evidente quindi, come analizzare Civitavecchia solo sulla base del numero di abitanti (pressoché invariato da decenni) è fuorviante e potrebbe portare a scelte del tutto errate. Si continua a sottovalutare l’importanza di infrastrutture che facilitino l’accesso e la sosta. I parcheggi facilmente individuabili, come sarebbe quello di via Leopoli, rappresentano un riferimento essenziale per chi arriva da fuori e non conosce la rete di parcheggi secondari o le strade interne. Questi utenti, spesso, preferiscono parcheggi ben visibili e accessibili, anche a pagamento, pur di evitare di girare a vuoto per la città. La mancanza di soluzioni chiare e funzionali contribuisce alla congestione e al disorientamento, a danno non solo dei visitatori, ma anche dei civitavecchiesi. I fattori da considerare sono numerosi e per questo giova ricardare come dotarsi di infrastrutture moderne per la mobilità, come parcheggi interconnessi e funzionali, non è solo auspicabile: è una necessità strategica per sostenere il flusso di persone, servizi e attività che ogni giorno attraversano la città. Inoltre questa infrastruttura renderebbe meno penosa la riduzione di sosta che avverrà per la ristrutturazione del Mercato programmata per oltre 2 anni».

Secondo Petrelli c'è poi «il rischio, più che concreto, che il comune di Civitavecchia possa essere trascinato in un contenzioso e chiamato a rispondere per il risarcimento dei danni dal soggetto che, sia pure con una aggiudicazione provvisoria principalmente per 3 motivi. In primis la norma richiamata per la revoca prevede la facoltà di revocare un “provvedimento amministrativo” mentre nella delibera viene revocata la pubblica utilità del Project financing. Poi c'è il secondo motivo, si può revocare un provvedimento per sopravvenuti motivi di pubblico interesse “nel caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibili al momento dell’adozione ( un terremoto) il mutamento di un Piano Urbano del Traffico non costituisce una motivazione giustificabile non si possono impegnare economicamente imprese e poi dire che il Piano Urbano è mutato. Infine la scelta della Giunta di revocare il Project Financing perché incompatibile con il nuovo Piano Urbano del traffico viene categoricamente smentita dall’analisi delle tavole del Piano (t03 e t04). Si evince chiaramente che il parcheggio non ricade all’interno della zona rossa (ZTL), bensì nelle sue immediate vicinanze. Questo rende il parcheggio, al contrario, una soluzione ideale per gli automobilisti non autorizzati ad accedere alla ZTL, che potrebbero parcheggiare e proseguire a piedi. Tutto ciò rende la scelta dell’amministrazione pretestuosa ed infondata nelle motivazioni».

Petrelli conclude chiedendo una risposta all'amministrazione e si dice pronto ad altre iniziative.

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