CIVITAVECCHIA - «Stiamo lavorando per garantire una vera integrazione ai minori sbarcati a Civitavecchia ma non potremmo gestire ulteriori arrivi, non ci sono luoghi e strutture adeguati». Lo dice l’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli che fa il punto dopo l’arrivo delle due ong, Aita Mari e Life support, in porto nello scorso week end. Sono 59 i minori accolti, 3 di loro si sono allontanati volontariamente, 3 sono stati allocati in case famiglia fuori dalla Regione mentre 53 sono in attesa di collocazione e si trovano tra San Marinella, Civitavecchia e alcuni erano a Montalto.

«Attualmente i Servizi sociali stanno cercando allocazioni più stabili per questi ragazzi - ha continuato Napoli -, che stanno riprendendo con varie attività, anche di socializzazione. Stanno apprendendo, ad esempio, la corretta gestione di una cosa, come cucinare, come relazionarsi, insomma stiamo lavorando sull’integrazione. Tutti hanno mostrato la volontà di imparare la lingua e vorrebbero studiare per poi trovare un lavoro, vorrebbero avere opportunità per essere indipendenti. I Servizi sociali stanno facendo un lavoro davvero importante sull’integrazione, monitorando la fase di soggiorno, anche presso le case famiglia, e cercando un’allocazione più stabile in tutta Italia. Si dovrà riprendere anche l’attività formativa dei ragazzi. Insomma c’è parecchio da fare ma è importante sottolineare che non potremmo gestire ulteriori sbarchi. Civitavecchia ha risposto con solerzia e generosità ma non abbiamo luoghi e strutture adeguate visto che attualmente ne stiamo utilizzando alcune che erano dedicate a disabili e anziani, le abbiamo dovute destinare a questi ragazzi, viene da se che non si tratta di situazioni che possono continuare per sempre».

Nella prima fase la Caritas ha aiutato fornendo supporto per abiti e quant’altro. La Croce rossa italiana, comitato di Civitavecchia, invece, attualmente si sta occupando dei trasferimenti dei minori ospitati a Civitavecchia che attualmente si stanno collocando in altri centri. Continua il lavoro della Cri che nella prima fase, insieme alla Protezione civile è stata fondamentale per le operazioni sanitarie e di sbarco. «Voglio ringraziare personalmente - ha concluso Napoli - gli assistenti sociali per il grande lavoro che stanno facendo».

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