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Lo strano caso della delibera “anonima”. Ieri in seconda commissione l'assessore al Bilancio Elena Angiani si prepara a leggere la delibera relativa al riconoscimento di un debito fuori bilancio da 6200 euro, dichiarando però di non saperne molto perché non di sua competenza. Di fatto lei presterebbe la voce per dare lettura a una delibera firmata solo dal dirigente del settore Contenzioso. Affermazione che fa scattare immediatamente l’opposizione con Alvaro Ricci, capogruppo Pd, che definisce l’atto come una «delibera anonima non essendo firmato da un assessore» e rimarca: «Non è il dirigente che propone una delibera. È una prerogativa di sindaca e assessori».
Reazione tra incredulità e fastidio anche da parte di Matteo Achilli e Laura Allegrini di Fratelli d’Italia che, alla luce dell’ammissione di Angiani di non conoscere la pratica, minacciano di lasciare i lavori e stigmatizzano il fatto che sovente alle sedute di commissione non siano presenti dirigenti e assessori.
Ad accendere gli animi poi l’uscita dell'assessora Angiani, la quale sostiene che «comunque il debito fuori bilancio deve essere riconosciuto in consiglio».
La minoranza rumoreggia e replica che «si approva se si è d’accordo, non c’è alcun obbligo».
Achilli quindi suggerisce di ritirare la delibera e ripresentarla in una successiva seduta. Il presidente di commissione Francesco Buzzi, dopo aver chiesto lumi con una telefonata, rinvia la discussione ad altra data. Per un punto all’ordine non andato a buon fine, la commissione comunque porta a casa il via libera su altre due questioni.
La prima, illustrata dall’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne, riguarda l’acquisizione di un terreno di proprietà di un privato che lo ha ceduto gratuitamente al Comune, su cui è arrivata l’approvazione unanime da parte della commissione.
Come spiegato da Aronne: «Il progetto per la realizzazione della passeggiata ecologica lungo le mura già prevedeva un collegamento per il transito veicolare tra viale Diaz e le Fortezze. Con l’acquisizione dei 230 metri quadri che la proprietà ha acconsentito a cedere in maniera gratuita abbiamo la possibilità di ampliare il varco, garantendo maggiore sicurezza».
Ora si procederà a un’ulteriore variante al progetto per inserire la porzione acquisita, dopo quella approvata precedentemente per la costruzione della strada sul terreno di proprietà del Comune a cui si è finora lavorato. L’altro ok all’unanimità è di fatto un atto dovuto, un obbligo imposto dal ministero: l’approvazione di una appendice in materia di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.
«Il Comune di Viterbo era sotto infrazione perché pagava con un ritardo medio di 55 giorni dal ricevimento della fattura» spiega l’assessore al Bilancio Elena Angiani. «L’appendice che approviamo è un allegato all’accordo firmato dalla sindaca Frontini e dal ministro dell’Economia Giorgetti nel luglio dello scorso anno, che prevede il termine dell’infrazione il prossimo 30 giugno».
Angiani assicura che «ora l’amministrazione è in linea. Siamo rientrati nei parametri dei tempi previsti per legge, oggi i pagamenti del Comune avvengono in media entro 25 giorni».