«L’importanza e la grande attenzione che la Regione riserva alla Protezione civile è testimoniata anche dal fatto che la delega fino a qualche mese fa era in capo al presidente Rocca». A sottolinearlo è l’assessore regionale, in quota Lega, Pasquale Ciacciarelli durante l’incontro tenuto nella sala Benedetti di Palazzo Gentili a Viterbo con le associazioni di protezione civile dell’intero territorio. Ad accoglierlo il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il segretario provinciale della Lega Andrea Micci e quello comunale Elisa Cepparotti, l’assessore del Comune di Tuscania Angelo Rauso oltre alla platea di giubbotti fluorescenti delle diverse organizzazioni di volontariato che operano in provincia di Viterbo. Nel suo saluto Romoli ha dato il benvenuto all’assessore plaudendo al suo modus operandi con cui porta avanti «un’attività che vive sul territorio». Ha quindi ringraziato le rappresentanze delle associazioni per «la disponibilità e la dedizione che vi vede in prima linea sia nelle emergenze che nella gestione degli eventi e per il supporto fondamentale che rappresentate per i sindaci e per le comunità».

Facendo poi riferimento alle lamentele espresse dai volontari in merito alla scarsa dotazione su cui possono fare affidamento, li ha invitati a cogliere l’occasione per un confronto diretto nel merito con Ciacciarelli. Prima di illustrare gli interventi e le risorse in campo, l’assessore regionale ha elogiato «l’ottima classe dirigente di questa provincia che, grazie al gioco di squadra, riesce a portare a casa ingenti investimenti sul territorio» consegnando poi una targa della Regione al presidente Romoli.

«La Protezione civile è una unicità italiana» ha affermato l’esponente regionale, rimarcando a tale proposito come molte nazioni vengano a fare formazione nel nostro Paese. Un “esercito” quello dei volontari che nel Lazio «vede in campo oltre 15mila persone che donano il loro tempo a servizio della comunità». Un “corpo” che Ciacciarelli intende incentivare puntando anche a realizzare presidi provinciali, delocalizzando alcuni servizi, e promuovendo corsi di formazione e di specializzazione da tenere sui territori. «Voglio concordare con voi ulteriori strategie da mettere in campo, - ha dichiarato rivolgendosi alla platea - un metodo più condiviso possibile per avvicinare ancora di più Regione e volontari, quest’anno supporto prezioso anche nei molti importanti eventi giubilari».

Poi i numeri degli investimenti, tra cui quelli relativi alla campagna antincendi boschivi.

«Finanziata quest’anno con un ulteriore milione di euro, la gara da 14 milioni per l’acquisto di elicotteri, 3 milioni per convenzioni varie. E con i fondi Giubileo sono stati acquistati mezzi e attrezzature per la colonna mobile che sto valutando di portare anche sul territorio».

Inoltre, sempre nell’ottica di potenziare le capacità operative delle associazioni, ha dichiarato: «Ho trovato ulteriori risorse da suddividere sul territorio per acquistare piccoli macchinari e 1,5 milioni di euro per sostenere il noleggio di ulteriori attrezzature» con l’idea poi di creare, dal punto di vista infrastrutturale, «degli hub provinciali per ospitare mezzi e attrezzature».

Diverse poi le proposte illustrate, tra cui quella di creare una scuola regionale di protezione civile che possa interfacciarsi con il 118. La formazione è il nodo focale dell'intervento di Ciacciarelli su cui quest'anno è stato redatto un piano di investimenti, che prevede anche l’istituzione di un fondo per i volontari che si infortunano, o perdono la vita, in servizio.

«Il Lazio credo sia l’unica Regione a essersi dotata di tale misura» ha tenuto a rimarcare, annunciando poi l’ulteriore stanziamento «di un milione di euro ai Comuni per la Protezione civile».

Potenziare e riorganizzare “l’esercito” dei volontari, con un’adeguata dotazione e formazione, ma anche valorizzarne l’operato.

Con una giornata celebrativa alla presenza del ministro Nello Musumeci e del presidente della Regione Francesco Rocca che si terrà il 14 novembre a Roma e, su suggerimento di Andrea Micci, con l’organizzazione a livello territoriale di una giornata dimostrativa delle attività svolte dalla Protezione civile a favore della cittadinanza.

Viterbo è stata la prima tappa operativa per mettere a punto una programmazione regionale basata sulle problematiche e sulle reali esigenze che i volontari affrontano quotidianamente sul territorio.