CIVITAVECCHIA – Un’altra interruzione dell’intervento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Frascarelli, da parte del presidente del Consiglio Marco Di Gennaro, ed esplode il caos all’aula Pucci. È quanto accaduto nei primi minuti della seduta di questa mattina, con la Polizia locale costretta a intervenire per riportare la calma in un’aula dove la tensione è rapidamente salita anche a causa di un acceso battibecco tra un cittadino presente tra il pubblico e un consigliere di maggioranza, con la dialettica che ha lasciato il posto a scontri personali.

Dal pubblico e tra i banchi, toni alti e parole fuori luogo, non degne di un’aula consiliare. Il cittadino è stato allontanato su richiesta della maggioranza, mentre il clima di nervosismo ha alimentato ulteriori contrasti tra maggioranza e opposizione.

Il tutto è nato durante l’intervento di Frascarelli che, interrotto da Di Gennaro, si è alzato dal suo posto, proseguendo il discorso in piedi, dietro al banco della presidenza, rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio. A quel punto il tono del confronto è salito, costringendo Di Gennaro a sospendere la seduta per alcuni minuti, tra proteste e scambi di accuse.

Spazio poi alla variazione di bilancio approvata dalla maggioranza. Al centro dello scontro politico, la scelta di spostare risorse destinate alla riqualificazione di Borgo Odescalchi per completare il Palagrammatico di San Liborio, impianto polivalente pensato in particolare per la pallamano. Un atto che l’opposizione ha definito una precisa “scelta politica”, accusando la giunta di privilegiare alcune opere a scapito delle periferie.

Per Mirko Mecozzi del Polo Democratico ha ricostruito nel dettaglio la vicenda finanziaria: “Il progetto per Borgo Odescalchi aveva fondi certi, già contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. Ora li sottraiamo per completare il Palagrammatico, mentre quartieri come Borgata Aurelia restano fermi ad attese e promesse”. E ha aggiunto: “Si poteva aspettare qualche mese. San Liborio meritava attenzione, ma non a discapito di altre zone da anni in sofferenza”. Sulla stessa linea Massimiliano Grasso, che ha parlato senza mezzi termini di una “scelta politica consapevole”: “La maggioranza si assume la responsabilità di decidere le priorità. Ma se le periferie finiscono nel dimenticatoio per fare spazio a impianti sportivi e parcheggi, vuol dire che i cittadini di Aurelia e Borgo Odescalchi valgono meno. I fondi PNRR hanno scadenze stringenti, ma qui si spostano risorse certe per inseguire progetti incerti”. Critico anche il leghista Giammusso, che ha chiesto chiarimenti anche sui computi economici di altri interventi: “Un milione per ristrutturare dieci appartamenti popolari significa 100mila euro ad abitazione. Bisogna verificare con attenzione, perché con quelle cifre si rischia lo spreco. E soprattutto – ha aggiunto – quando si tolgono fondi certi per destinarli a progetti ancora senza finanziamento regionale, si compie una scelta azzardata”. A rispondere alle critiche è stato l’assessore ai Lavori pubblici Patrizio Scilipoti, che ha rivendicato la linea dell’amministrazione: “Sì, è una decisione politica. San Liborio è un quartiere da settemila abitanti con un solo campo da calcetto. Lì serve un impianto degno di una comunità che cresce. Abbiamo voluto dare un segnale concreto”. Infine, il sindaco Piendibene ha ricondotto la discussione alla logica dei numeri e dei tempi imposti dai finanziamenti PNRR: “Abbiamo dovuto spostare risorse da opere non vincolate a scadenze per evitare di perdere fondi europei. È una scelta di buon senso. Non è un abbandono delle periferie, ma un modo per salvaguardare risorse che altrimenti andrebbero perse”.