I comitati pendolari di Orte e Teverina scrivono al presidente della Regione Lazio e all’assessore ai trasporti Fabrizio Ghera per denunciare la mancata attuazione dell’annunciato potenziamento del Regionale Veloce 4106 Roma-Firenze delle 17,20, promesso per contrastare l’affollamento e le criticità del trasporto ferroviario serale.

Durante due sedute istituzionali, il consiglio provinciale straordinario del 17 luglio a Viterbo e una successiva riunione del 21 luglio presso il Comune del capoluogo, il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri e il consigliere regionale Giulio Zelli avevano riferito dell’aggiunta di due carrozze al convoglio delle 17,20. Un’informazione smentita però dai viaggiatori stessi: «Di queste carrozze non c’è traccia – affermano i comitati – e secondo il personale di bordo, tecnicamente non è nemmeno possibile aggiungerle».

Il regionale veloce 4106 è il primo treno sulla direttissima dopo ore di interruzione e risente dell’affollamento anche per lo spostamento del successivo RV4530 sulla linea lenta, che impiega oltre mezz’ora in più. «Siamo costretti a viaggiare stipati o a raddoppiare i tempi – proseguono i pendolari – sembra che la regione si sia rassegnata a cancellare l’unica corsa veloce da Roma a Viterbo».

Nel sollecitare una risposta formale, i comitati invitano l’assessore Ghera a verificare di persona le condizioni del servizio e lanciano un monito: «Non possiamo tornare a tempi di viaggio e condizioni di oltre cinquant’anni fa».