SANTA MARINELLA - Firmato protocollo d'intesa tra il Comune di Santa Marinella e l'Associazione Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (GATC) per lo svolgimento di attività didattiche e di valorizzazione presso il Parco Archeologico di Castrum Novum. “Un accordo importante – spiega il sindaco Pietro Tidei - che rafforza ancora di più l’importante sinergia nata in questi ultimi 20 anni con il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite con cui è partito nel 2010 il Progetto Castrum Novum, riconosciuto e patrocinato dal Ministero per i Beni Culturali. Un progetto che ha visto impegnati sul campo, ricercatori di varie Università europee, dalla West Bohemian University di Pilsen all'Institutum Romanum Finlandiae, dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia insieme ai volontari del GATC”. Presenti oltre al primo cittadino presso la sede comunale di via Cicerone 25, anche la consigliera delegata al marketing territoriale Paola Fratarcangeli e il direttore del Polo Museale Civico dott. Flavio Enei. “Il Progetto Castrum Novum, finanziato dalla Regione Lazio - prosegue Tidei - prevede la realizzazione di un nuovo parco archeologico con una passerella sul mare ed un centro visite situato presso l'area di scavo. Con la firma del protocollo d'intesa, il GATC si impegna a rendere funzionali i servizi di accoglienza e la logistica dei ricercatori impiegati negli scavi, a promuovere progetti per la conoscenza dei beni culturali con gli istituti scolastici locali ed a valorizzare i beni archeologici presenti sul territorio. Si impegna inoltre a proseguire l'opera di valorizzazione del piano di sviluppo dei beni culturali e a presidiare la struttura del centro per gli usi relativi alle attività scientifiche e divulgative effettuate in collaborazione con gli Enti e le Associazioni del territorio. Questa amministrazione si è sempre adoperata per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed archeologico del territorio tramite il Polo Museale Civico, coinvolgendo realtà locali ed extra comunali, incentivando forme di associazionismo mirate all'impegno civico, contando non solo una folta presenza di visitatori, anche sull’impegno di studenti, professori, volontari e archeologi che si sono occupati della manutenzione, del restauro e della valorizzazione del sito archeologico”.