Turismo estivo e di Ferragosto nella Tuscia: buoni riscontri secondo gli operatori malgrado c’è chi parla di Viterbo deserta il 15 agosto. Dopo il passaggio del giorno clou dell’estate ci sono i primi bilanci della stagione che, dal punto di vista del trend generale, ha registrato un rallentamento al mare per i prezzi degli stabilimenti balneari, considerati troppo alti. «I dati registrati per Ferragosto e per l’intera stagione estiva - dice Pier Luca Balletti, presidente di Federalberghi Viterbo - sull’andamento turistico nella Tuscia sono abbastanza soddisfacenti. Dopo un periodo iniziale di incertezza nelle prenotazioni, probabilmente dovuto anche al susseguirsi fenomeni meteorologici anomali, abbiamo assistito ad un ottimo recupero grazie ai last minute, che hanno consentito alla gran parte delle strutture di raggiungere il tutto esaurito durante la settimana di Ferragosto». Numeri positivi, quindi, quelli riscontrati ma senza il tutto esaurito. «Questa tendenza positiva – continua Balletti - si è confermata, con sfumature diverse, su tutto il territorio provinciale. I laghi e il litorale hanno recuperato dopo una fase incertezza, mentre il capoluogo ha confermato l’andamento positivo dall’anno in corso. Si sta anche assistendo ad una interessante fase di riscoperta dei piccoli borghi, fenomeno, questo, in linea con quanto viene registrato al livello regionale e nazionale». Il turismo nel Viterbese, quindi, si è trasformato passando dall’affollamento del litorale alla riscoperta di paesi e borghi a valenza storico-artistica. La conferma arriva dagli stessi Comuni turistici che, nei fine settimana, hanno spesso avute tutte le attività ricettive piene. Tra questi spiccano Bagnoregio, Bomarzo, Bolsena e Caprarola ma la tendenza è stata un po’ ovunque. «Si tratta di un turismo di prossimità – dice un turista intervistato al centro storico di Viterbo - e, spesso, giornaliero, in cui i costi sono risultati minori rispetto a un fine settimana al mare. Un lavoratore medio preferisce visitare posti storico-artistici vicini mai visti che spendere molto di più per un ombrellone, i lettini e il mangiare. Non tutti se lo sono potuti permettere». A Ferragosto, però, i numeri ci sono stati con decine di migliaia di presenza anche al mare.

Paolo Bianchini, titolare del ristorante Il Vecchio Orologio e coordinatore di ‘Calici diffusi’, evento prodotto dalla sinergia di 26 ristoranti del centro storico, rettifica le voci pessimistiche sulle presenze turistiche a Viterbo. «Quando sono partito con la mia attività 21 anni fa a Ferragosto - dice Bianchini - ristoranti e bar erano tutti totalmente chiusi. Se oggi oltre 30 ristoranti e tantissimi bar nel weekend di Ferragosto erano aperti un motivo ci sarà. Stiamo lavorando moltissimo con turisti italiani e stranieri. Chi lo nega mente sapendo di mentire e a questo punto non capisco che gioco stia portando avanti». Paolo Bianchini parla di un cambiamento di mentalità che è un dato di fatto inoppugnabile. «La città è cambiata tantissimo ed è diventata attrattiva – continua Bianchini - per tutto quello che le ruota intorno. I turisti che vengono nella nostra terra vengono per vedere oltre che il capoluogo le altre perle che abbiamo in provincia. Terme, borghi medievali, ville e giardini rinascimentali e la parte naturalistica dei due laghi. Solo se ragioniamo in termini di sistema Tuscia avremo quello che meritiamo. Se si ragiona a compartimenti stagni e ognuno va per la sua strada, avremo clamorosamente perso a prescindere da chi amministri gli enti locali».