CIVITAVECCHIA – Una finestra irripetibile per conoscere il fondo della Darsena Romana. Dal Casn Lans – già ideatori della mostra Navalia -, che in queste settimane conduce nel porto storico una mostra dedicata alla costruzione di Centumcellae sotto il patrocinio dell’AdSP, è partita la proposta di avviare ricerche archeologiche subacquee nell’avamporto antico.

L’idea si lega al cantiere che, per un breve periodo, rallenterà la circolazione interna: «Con la concomitanza della chiusura dello scalo a seguito dell’apertura del passaggio dei natanti a sud e della strada verso l’antimurale, il traffico nella Darsena Romana verrà fermato e in parte trasferito a nord», spiega Mario Palmieri del Casn Lans. «Le auspicabili immersioni potrebbero fornire informazioni utili – anche sulla presenza del famoso mosaico testimoniato da palombari del secolo scorso – e sui resti della statua in bronzo di Nettuno, di cui tridente e braccio sono ai Musei Vaticani».

Palmieri spiega che il percorso è già avviato: «Abbiamo contattato i tecnici dell’AdSP per i tempi dei lavori e ci siamo confrontati con l’ispettore onorario della Soprintendenza, dottor Mario Mazzoli, e con i vertici del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri dedicati alla tutela del patrimonio». Dalle interlocuzioni è partita la segnalazione formale alla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, nella persona della dottoressa Barbara Barbaro: «Restiamo in attesa del necessario coinvolgimento per tali operazioni».

L’obiettivo è preciso: una ricognizione in area priva di traffico per verificare segnali mai censiti e impostare, eventualmente, una campagna strutturata. «Per Civitavecchia sarebbe un evento di assoluto rilievo storico e mediatico – sottolinea Palmieri –. L’eventuale presenza del mosaico testimonierebbe quanto i Romani ricercassero la bellezza monumentale anche sott’acqua, visibile ai passanti in superficie». Un’occasione importante e irripetibile per Civitavecchia, una città in cui la vocazione al turismo è condannata alla “chiacchiera” con un passaggio dal teorico al pratico che stenta ad avvenire, come proprio per il Museo del mare: uno dei grandi incompiuti degli ultimi anni.

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