CIVITAVECCHIA – Mastelli, carrellati pieni, buste abbandonate sui marciapiedi. Non un bel biglietto da visita per i turisti che passeggiano per corso Marconi ed il centro storico, ma neanche un bel vedere per i cittadini. Ma è la fotografia della città che questa mattina si è svegliata così, sommersa di rifiuti in ogni angolo: plastica, carta, organico, indifferenziato, tutto rimasto in strada. Evidentemente lo sciopero di ieri dell’igiene urbana, indetto a livello nazionale, ha avuto un’alta adesione anche a Civitavecchia, con i sindacati che avevano invitato i lavoratori ad incrociare le braccia anche in considerazione delle diverse criticità del servizio gestito da Csp, a partire dalla riorganizzazione del lavoro voluta dai vertici della municipalizzata.

Ma oggi, come mai la situazione è questa? Forse è più probabile pensare ad una carenza di personale e a mezzi fermi, perché danneggiati? Se lo chiedono i cittadini, tra chi ha deciso di lasciare la spazzatura esposta, sperando in un ritiro, seppur tardivo, e chi invece ha riportato tutto in casa, aspettando la prossima giornata utile per poter mettere fuori i rifiuti. In qualche quartiere sono già diversi giorni che gli operatori non passano. La plastica esposta non entra nei mastelli, avendo tolto il ritiro itinerante del sabato mattino. E i rifiuti in strada rappresentano anche un problema a livello igienico sanitario. 

«Ma la raccolta dell’immondizia è un optional? – si chiede anche il consigliere di opposizione di Fratelli d’Italia Giancarlo Frascarelli, rivolgendosi direttamente al sindaco Marco Piendibene –  considerati i compensi dei nostri amministratori, sarebbe il caso che si alzassero dalla comoda poltrona per andare a vedere il degrado in cui versano i quartieri». A fare eco il collega della Lega Antonio Giammusso: «Avrebbero abbassato la Tari – ha spiegato – avrebbero migliorato la raccolta dei rifiuti e avrebbero tutelato i lavoratori. Peccato che ad oggi la città è una pattumiera, la Tari è sempre la stessa (se non peggio) e i lavoratori sono in sciopero».
I rifiuti restano, così come i problemi all’interno di Civitavecchia servizi pubblico.