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CIVITAVECCHIA – «Vedo che il mio esposto presentato oltre un mese fa alla Procura dell Repubblica e alla Soprintendenza per i beni archeologici, monumentali e artistici e del paesaggio dell'Etruria Meridionale e della Provincia di Viterbo sulla grave situazione del Cimitero monumentale di via Aurelia Nord è servito, visto che stanno partendo i relativi lavori di riqualificazione e di salvaguardia delle tombe storiche così come apprendo dai quotidiani».
A dirlo è l'ex delegata Roberta Galletta che interviene all'indomani della nota arrivata da Palazzo del Pincio in merito alla progettazione per la messa in sicurezza e riqualificazione dei due cimiteri. «Spiace che l'amministrazione comunale non abbia tenuto conto né del progetto redatto dallo storico e architetto Francesco Correnti né del finanziamento di 50mila euro che ero riuscita a trovare. Il dispetto non lo hanno fatto a me ma alla città che deve aspettare ancora tanto per vedere il Cimitero Monumentale riqualificato. Io intanto sto facendo il censimento di tutte le tombe di rilevanza storica presenti lì dentro con tanto di fotografie e schede tecniche. Ce ne sono tantissime che rischiano di andare perdute per sempre, come purtroppo accaduto negli anni scorsi alle oltre 500 lapidi del reparto Guglielmi».
Galletta spiega che «prima della loro distruzione le ho fatte fotografare tutte e presto saranno oggetto di una pubblicazione così da essere fruibili a tutti. Anche per questa vicenda, come per quella della riqualificazione dell'area antistante la Rocca per cui aspetto ancora le prime urgenti azioni, sono contenta e constato che il lavoro svolto in poco più di un anno come delegata non è stato vano, anche se rimasto inascoltato per oltre un anno. Ma anche qui va bene così, l'importante è fare le cose. Spiace – conclude -, ancora una volta, aver perso tempo e constatare che la tifoseria politica acceca la Memoria ignorando il percorso lungo e difficile e il lavoro di chi ha contribuito a dare inizio ai lavori di riqualificazione del Cimitero Monumentale».



