CIVITAVECCHIA – Quindici voti favorevoli - quelli della maggioranza e del civico Vittorio Petrelli - e otto contrari, quelli dei consiglieri di opposizione, per il bilancio di previsione finanziario 2023-2025. Ad illustrare la delibera l’assessore Francesco Serpa, il quale ha messo in evidenza l’importante opera di risanamento messa in atto negli ultimi anni. Non ha escluso le criticità, dal disavanzo e debito finanziario con cui fare i conti, il costante utilizzo dell’anticipazione di tesoreria ed i contenziosi in essere, con una probabilità di soccombenza pari a tre milioni di euro. «Continuiamo per il 2023 a prevedere una costante politica di contenimento della spesa corrente - ha spiegato Serpa - garantendo la copertura delle spese incomprimibili e senza incidere sugli investimenti per opere pubbliche che continuiamo a garantire». Settanta milioni quelli della spesa corrente, 49 milioni quelli in conto capitale e 21 milioni di entrate extra tributarie, per snocciolare qualche numero. «Non abbiamo voluto aumentare le tasse - ha confermato l’assessore - pesando il meno possibile sulle famiglie: l’impianto tariffario delle aliquote rimane immutato rispetto al piano precedente».

Un piano «senza anima» e che non guarda al futuro, come hanno sottolineato dall’opposizione. Non sono infatti mancate critiche e perplessità su mutui, swap, e soprattutto sulla situazione della municipalizzata Csp, dei 2 milioni versati per “salvarla”; e ancora sul rapporto con Enel ed il futuro della centrale. Dubbi anche sulla mancata copertura degli interventi di bonifica di Fiumaretta ed Italcementi, inseriti nell’accordo tra Pincio, Adsp e Mit.

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