Piero Alessi, se è vero che abbiamo trascorso un’estate infuocata, non si può certamente asserire che ci sta pensando l’autunno a portare un po’ di frescura.

“Dove vuole andare a parare ?

Beh, inutile nascondersi dietro un dito, siamo già in piena campagna elettorale e lo dimostrano i convegni che si susseguono ad un ritmo infernale come mai era accaduto in passato.

“Vero, ma non potrebbe essere altrimenti. E’ infatti evidente che lo sguardo sia rivolto alle elezioni amministrative di primavera ventiventiquattro”.

Quindi tutto normale quel che accade sul fronte politico…

“Direi. E tengo a sottolineare che il Partito Democratico, la si pensi come si vuole, non nasce oggi in funzione della kermesse elettorale che verrà”.

Si spieghi.

“Detto fatto. Veniamo da una lunga storia ed abbiamo radici profonde. I cittadini ci conoscono e, dunque, non avvertiamo l’esigenza di accelerazioni particolari in funzione di una strumentale visibilità alla quale non siamo interessati”

Denota che avreste potuto fare a meno della recente due giorni tenutasi all’Hotel de La Ville ?

“Assolutamente no, ma mi preme evidenziare che la Convenzione Programmatica ha rappresentato solo una tappa intermedia di un lungo percorso”.

La generosità è realmente «’na cosa grande» come canterebbe il grande Modugno, ma salvo rarissime eccezioni con la politica a poco o nulla a che fare.

“Sarà, ma io ritengo che la politica, quella buona, è donazione di sé agli altri e alla comunità in cui si vive”.

Parole bellissime, figurerebbero straordinariamente bene in una delle pagine del libro “Cuore”.

“Sono semplicemente la convinzione e il pensiero che mi appartengono”.

Segretario, adesso inizia un’altra fase molto importante. Non crede ?

“A cosa si riferisce ?

Alla fase di approfondimento e di ascolto con le forze politiche e le associazioni disponibili, con l’obiettivo di formare una coalizione fortemente competitiva.

“Sarò magari ripetitivo, epperò per noi la questione dirimente è il progetto che si vuole definire per Civitavecchia. Abbiamo indicato con chiarezza alcune linee guida e pertanto non vogliamo lasciarci invischiare in una discussione di tipo personalistico”.

Perché?

“Rischierebbe di spingere verso una banalizzazione di quello che dovrebbe essere il motivo essenziale in base al quale le stesse forze politiche hanno ragione di esistere”.

Se abbiamo capito bene, a suo avviso è fondamentale pervenire alla condizione indispensabile per il raggiungimento di un accordo.

“Esatto”.

E qual è ?

“La soluzione dei problemi delle persone. Insomma ci poniamo e poniamo la questione di come migliorare la qualità della vita nella nostra città”.

Domanda banale: gli elettori decideranno se confermare la fiducia in chi ha governato o rivolgersi verso altro ?

“Spero che avvenga la seconda che ha detto. Noi desideriamo essere l’altro.

Ovvero rappresentare l’alternativa e, in definitiva, tutto si riduce o a sostenere un’idea di continuità con il passato o voltare pagina e guardare al cambiamento”.

Voi naturalmente siete per la seconda opzione.

“Naturale”.

Si dice che l’unione fa la forza, è questo che avverrà per tentare di sbarrare al centrodestra la strada che porta a Palazzo del Pincio ?

“Noi sentiamo sulle spalle una grande responsabilità e pensiamo che, se non si avrà il coraggio e la pazienza di ascoltare gli altri e di trovare le ragioni dell’unità, sia estremamente alto il rischio di consegnare, ancora una volta, la città nelle mani di una coalizione di destra con una chiara impostazione ideologica, che per di più ha dimostrato nella pratica amministrativa tutta la propria insipienza, pigrizia e totale mancanza di visione per il futuro”.

Insomma un perfetto “assemblaggio” delle forze di centrosinistra lo vedrebbe di buon occhio.

“Non sono in grado di dire se troverà ascolto il nostro appello sulle cose da fare, sulle forme del fare e sulle ragioni profonde del perché bisogna fare e se si presenteranno le condizioni per un’alleanza solida, però mi sento di affermare convinto che un tentativo del genere vada fatto”.

In caso contrario ?

“Non ci resterà che prendere atto delle indisponibilità.

Tuttavia non rinunceremo a dare battaglia, rivolgendoci direttamente ai cittadini, spiegando le nostre ragioni e chiedendo il consenso necessario per riprendere in mano il governo locale”.

Lei è solito ripetere che Civitavecchia è ad un bivio. Ne è davvero convinto?

“Al mille per cento. Siamo di fronte a straordinarie occasioni di sviluppo da cogliere.

Penso alla transizione energetica con una decisa virata verso le rinnovabili, uscendo dalla produzione con combustibili fossili; al porto con una spinta verso i traffici commerciali, stimolando maggiori risorse nel crocieristico, aprendo alla cantieristica e all’innovazione; alla valorizzazione delle risorse naturali storiche e culturali”.

Quindi non manca niente per decollare…

“Indubbiamente, ma se perderemo l’opportunità di avere un’Amministrazione che metta a disposizione di tutti passione, competenza e trasparenza, le enormi potenzialità della nostra città resteranno tali e spiccare il volo sarà solo un’amara chimera”.

Segretario Piero Alessi, buon tutto a lei e a tutti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA