S. MARINELLA - Si è svolta ieri al castello di Santa Severa la giornata di studio e approfondimento sugli interventi in ambito sportivo, organizzata dall’assessorato regionale allo sport e ambiente guidato da Elena Palazzo. L’evento è stato ospitato in uno dei luoghi più suggestivi di proprietà della Regione Lazio, allo scopo di metterne in evidenza le straordinarie opportunità. Per l’occasione, gli ospiti, hanno potuto effettuare una visita guidata dello storico monumento che coniuga il percorso culturale e turistico con un’interessante offerta museale, mostre, attività sportive, eventi e concerti oltre all’ offerta museale. I lavori sono stati aperti nella mattinata dalla tavola rotonda “Il ruolo delle regioni nelle politiche dello sport”, cui hanno preso parte il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il direttore generale di Sport e Salute Diego Nepi Molineris e il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola. Nel pomeriggio, incontro degli attori istituzionali del sistema sport, introdotto dal direttore regionale allo Sport Alberto Sasso D’Elia, con gli interventi dei rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva della Regione Lazio e i componenti la V^ Commissione del Consiglio Regionale del Lazio Cultura, spettacolo, sport e turismo. Si è trattato della prima importante occasione di ascolto nei confronti di tutti gli attori che governano il sistema sportivo, con l’obiettivo di avviare un dialogo concreto, costruttivo e costante, propedeutico all’avvio della prima conferenza programmatica, il cui filo conduttore sarà il tema dell’ascolto. “Una novità assoluta – ha spiegato l’assessore allo Sport e Ambiente Elena Palazzo – perché fino ad oggi non era mai stato avviato nulla di simile. Vogliamo arrivare velocemente alla definizione del primo piano triennale dello sport e per questo, con un nome che è anche una chiara linea programmatica “In ascolto per lo Sport”, inizieremo a breve gli incontri con soggetti pubblici e portatori di interesse, Coni, Cip, Sport e Salute, federazioni sportive, enti di promozione sportiva ma anche Università, istituti scolastici, Comuni, Province, Città Metropolitana e Roma Capitale”. “I nostri traguardi sono chiari – ha aggiunto Palazzo - rendere lo sport più inclusivo, migliorare l’impiantistica, organizzare appuntamenti per la promozione dello sport di base fino ad arrivare alla costituzione di una fondazione per i grandi eventi che veda la collaborazione di pubblico e privato. Per fare questo c’è bisogno di mettersi in ascolto per lo sport, attraverso il coinvolgimento di tutti, con una sola meta, migliorare e arricchire la proposta sportiva nel Lazio per il benessere dei cittadini e certi delle molteplici ricadute positive che avranno i nostri investimenti in questo ambito”. “Garantire il diritto allo sport significa garantire la qualità della vita dei cittadini – dichiara il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi- sono molto felice che l’assessore abbia organizzato questa giornata che ci dà modo di avviare un lavoro di squadra sullo sport. Ne abbiamo bisogno tutti. L’ascolto penso sia la prima pratica che consente di comprendere e contestualizzare le decisioni che si assumono. D’ora in avanti dobbiamo adottare un vocabolario comune perché è importante dare lo stesso significato alle parole, così come lo è adottare una metodologia di lavoro e di collaborazione comune. È il senso di questa giornata che consentirà di elaborare un modello di collaborazione tra le istituzioni”. “Ci aspetta un lavoro difficile che non è mai stato fatto prima - dice il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Aurigemma - sarà un percorso lungo e faticoso che procederà attraverso ascolto e confronto ma che porterà sicuramente risultati. La nostra amministrazione è a disposizione per avviare insieme questo percorso”. “Dobbiamo dimostrare di voler bene allo sport nei fatti, non solo a parole – sottolinea l’On. Marco Perissa - la classe media italiana si sta impoverendo e, di conseguenza, si indebolisce anche il sistema sportivo. Dobbiamo, in continuità con l’azione del Governo, aiutare le famiglie fragili o numerose anche nel sostenere le rette delle attività sportive dei propri figli. Inoltre bisogna lavorare sulla necessità di orientare gli investimenti sull’impiantistica in una direzione che sia in grado di garantire eterogeneità dell’offerta sportiva territoriale”. “Dobbiamo ascoltare i nostri ragazzi, parlare con loro, aprire a un dialogo che ci dia la possibilità di capire quale sia il mondo dello sport che immaginano e vorrebbero – ha concluso il direttore generale di Sport e Salute Diego Nepi Molineris - lasciandoli liberi di esprimere la loro fantasia, i desideri sul luogo ideale per fare sport, il nostro compito sarà quello di essere in grado di interpretarli, tramutando quei sogni in disegni e poi in progetti e infine in luoghi reali di sport. Luoghi nei quali la bellezza di quei desideri resti intatta e 'cucita' ad un aspetto pratico che ne esalti l'utilizzo e le esigenze. Se loro sognano uno sport a colori, noi siamo quelli che quei colori dovranno usarli, interpretarli, renderli reali”.