CIVITAVECCHIA – Alla fine ha prevalso il forte legame che ancora lega i civitavecchiesi ad una delle sue tradizioni più sentite, la processione del Cristo Morto, che eri sera è tornata in tutta la sua completezza a sfilare per le strade del centro, dopo le restrizioni della pandemia.

Il problema dei portatori delle statue mancanti e dei misteretti che rischiavano di non uscire si è risolto ed il corteo religioso si è snodato dalla chiesa della Stella e per le vie del centro portando tutte le sue statue e tutti i simboli legati alla passione di Cristo, grazie soprattutto all’infaticabile lavoro dei volontari dell’Arciconfraternita del Gonfalone. Una manifestazione che affonda le radici nella storia e che è stata seguita dalla città, sfilato tra ali di folla lungo tutto il tragitto. 

Particolare l’attraversamento del Ghetto ed il passaggio dei penitenti con catene ai piedi e pesanti croci sulle spalle, e suggestiva soprattutto la salita dei carri verso piazza Leandra.  

Tantissime persone, anche da fuori Civitavecchia e dall’estero, hanno potuto seguire la processione grazie alla diretta social, che la Provincia ha trasmesso sui canali social Facebook, Youtube e Dailymotion di Civonline.it.