ALLUMIERE - Folla delle grandi occasioni venerdì scorso per le strade di Allumiere dove si è snodata la solenne, tradizionale e meravigliosa processione del Cristo Morto organizzata alla perfezione dal parroco Don Roberto Fiorucci e dai suoi collaboratori. Nonostante il freddo pungente grande é stata la partecipazione degli allumieraschi e di tanti turisti arrivati ad Allumiere proprio per assistere a questo emozionante corteo religioso. A immortalare questa amata processione sono stati molti fotografi e giornalisti. Molto apprezzate da tutti sono state le due novità di quest'anno: la bellissima "Croce della Passione" (con incisi tutti i simboli della Passione di Cristo) che ha aperto la processione e la meravigliosa "bara" del Cristo Morto''. Entrambe le novità sono state volute dal parroco Don Roberto. Ad animare il corteo religioso con musiche struggenti ed emozionanti sono stati i musicanti della banda Amici della Musica di Allumiere diretti dal maestro Manuel Pagliarini. La processione ha percorso le vie del paese suscitando commozione tra gli ammiratori. Emozionante é stato anche il rumore delle catene portate a piedi nudi dai penitenti. Il corteo religioso ha preso il via dalla chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta in Cielo in piazza della Repubblica e si è snodato in un religioso silenzio lungo via Teodolfo Mertel, via Farnesiana, via Dante Alighieri, Piazza della Repubblica, via Roma, Piazza Filippo Turati, via Civitavecchia, viale Garibaldi e via Roma fino al rientro in parrocchia. Dopo la nuova croce c'erano i bambini con le fiaccole e sei tamburini: uno per ognuna delle sei Contrade; immancabile è stato il figurante vestito da Angelo. Cinque i carri che si sono susseguiti all'inizio coi relativi figuranti e misteretti: il primo quadro è stato quello di ‘‘Gesù che prega nell'orto degli ulivi’’ che è stato portato dalla Contrada Ghetto; sono seguiti poi il secondo quadro: ‘‘Gesù legato alla colonna'' portato dalla Contrada Sant'Antonio e il terzo quadro, cioè quello dell'Ecce Homo, portato dalla Contrada Burò. Poi ancora hanno sfilato il quarto quadro ‘‘Gesù sotto la croce’’ portato dall’associazione Sant'Antonio Abate e la statua del quinto quadro: ‘‘Gesù Crocifisso’’ portato dalla Contrada Nona. Dopo questi cinque quadri c'era la banda Amici della Musica e dietro i sacerdoti e i ministri. A seguire c'è stato il sesto quadro con la nuova bellissima bara del Cristo Morto trasportata dalla Contrada Polveriera. Anche quest'anno in processione non sono mancati i penitenti incappucciati, a piedi scalzi e con le catene. Poi c'è stato il settimo quadro con la statua della ''Madonna Addolorata'' portata dalle donne associate del Preziosissimo Sangue e a questa hanno fatto seguito i simboli dei ''7 dolori di Maria'' portati dal Ggp. In chiusura di processione si sono susseguiti l'ottavo quadro con la ''Maddalena'' che è stata portata dalla Contrada La Bianca e il nono quadro, quello con la statua di San Giovanni, portata da un rappresentante di ognuna delle sei Contrade. Alla processione hanno partecipato le autorità civili e militari e il popolo. A far sì che tutto procedesse in piena sicurezza ci hanno

pensato gli agenti della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile di Allumiere coordinati da Alfonso Superchi. Sono stati attivi anche i volontari della CRI.

"La Processione è andata molto bene ed è stata partecipata. Un ringraziamento particolare - spiega il parroco don Roberto - va a tutte le Contrade e a quanti, a vario titolo, hanno collaborato per la buona riuscita della processione. L'appuntamento è per il prossimo anno sperando di renderla ancora più bella aumentando il numero dei partecipanti".

Stanchi ma felici anche i partecipanti al lungo corteo religioso, fra questi la catechista e animatrice del GGP, Monica Golino sottolinea commossa: "La processione si è aperta alle 21. Ci sono state davvero molte comparse e folta è stata la presenza delle Contrade. Come sempre grande emozione hanno destato i penitenti che quest'anno sono stati cinque. A nome di tutti ringrazio il nostro eccezionale parroco Don Roberto perché, oltre ad aver apportato due novità in processione, la ''Croce della Passione'' e la ''Bara del Cristo Morto'', ma ha anche rinnovato gli abiti della processione, ha organizzato al meglio il corteo religioso ed ha portato una nuova linfa. Tutto è stato molto bello e sentito. Va rilevato poi che per tutto il percorso c'è stato molto silenzio e raccoglimento. È stata un'esperienza bellissima per tutti noi partecipanti, ma anche per i tanti che si sono assiepati lungo il tragitto per assistere al corteo religioso".