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TARQUINIA - «La poesia e la musica sono necessarie a comprendere in profondità la Parola di Dio, perché questa deve essere accolta nella carne, incarnata. Solo le arti sanno leggere la vita: parlano di Dio, conducono a Dio, parlano in Dio». Così il vescovo Gianrico Ruzza ha ringraziato gli artisti che domenica sera, nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria in Castello, a Tarquinia, hanno messo in scena lo spettacolo “Sotto la Croce con la Madre. Meditazioni in musica sulla Passione” promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della cultura e coordinato da Tiziano Torresi.
Davanti a più di cento spettatori il quartetto d’archi composto da Corrado Stocchi e Monica Castorina ai violini, Maria Letizia Beneduce alla viola e Manuel Perez al violoncello, ha eseguito alcuni brani tratti dalle “Sette ultime parole del nostro Redentore in croce” di Franz Joseph Haydn, mentre Rachele Giannini e Michele Ferlito hanno interpretato la lettura di brani del “Pianto della Madonna” di Jacopone da Todi e del “Poema della Croce” di Alda Merini.