CIVITAVECCHIA – Riparte “Fratelli d’A-Mare”, l’iniziativa di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald ETS e Fondazione Tender To Nave Italia ETS, che si prende cura del rapporto tra fratelli messo alla prova dalla malattia; una seconda edizione dedicata alla Dottoressa Audrey Evans, oncologa pediatrica e madre del neuroblastoma, co-fondatrice della Ronald McDonald House Charities nel 1974 insieme al giocatore di football Fred Hill e al fondatore di McDonald’s Ray Kroc. Un progetto che, quest’anno, ha un respiro internazionale, grazie alla collaborazione dalla Spagna di Fundación Infantil Ronald McDonald.

Dodici, tra ragazzi ospitati presso le strutture di Fondazione Ronald McDonald Italia e Fundación Infantil Ronald McDonald (Spagna) e rispettivi fratelli, salperanno il 5 agosto da Civitavecchia verso La Spezia per un viaggio d’eccezione di 5 giorni su Nave Italia, un veliero con armo classico a “brigantino goletta”, che con i suoi 61 metri di lunghezza e i suoi 1.300 metri quadri di superficie velica è uno dei brigantini a vela più grandi ancora in attività. A bordo, ad accompagnarli, marinai professionisti della Marina Militare.

Da oltre 25 anni Fondazione Ronald è presente sul territorio italiano con le sue strutture di accoglienza dove ospita intere famiglie, dai genitori, ai fratelli e le sorelle dei bambini malati in cura lontano dalle loro città di origine. Si tratta delle Family Room situate all’interno dei principali ospedali e delle Case Ronald, posizionate nelle loro vicinanze, nate per promuovere il modello “Family Centered Care” che pone al centro del percorso di cura di un bambino malato tutta la famiglia.

Il fenomeno della mobilità sanitaria, che in Italia interessa più di 90.000 bambini e famiglie, porta con sé diverse difficoltà: il faticoso percorso di cura dei piccoli pazienti, unito alla lontananza da casa generano di frequente disagio emotivo e psicologico all’intero nucleo familiare. In particolare, un momento così delicato può acuirsi se all’interno della famiglia ci sono fratelli o sorelle, c.d. siblings, che a volte sono involontariamente messi da parte, portati a soddisfare i propri bisogni in autonomia e talvolta colpiti da sensi di colpa o dalle aspettative degli adulti che riversano su di loro delle responsabilità nei confronti del fratello malato. Questo squilibrio spesso rende difficile una sana connessione tra fratelli con ripercussioni sul loro sviluppo psico-fisico.

Con Fratelli d’A-Mare, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Fondazione Tender To Nave Italia desiderano proporre un’esperienza di vita comune che da un lato favorisca il rafforzamento della relazione e un ripristino di un legame positivo tra fratelli, dall’altro fortifichi la fiducia in sé stessi, l’autonomia e la relazione con il gruppo, attraverso le attività e i compiti assegnati ai componenti dell’equipaggio durante il viaggio.

“Riparte un’avventura straordinaria che permette ai ragazzi ospitati dalle nostre strutture o ex ospiti e ai loro fratelli di vivere un’esperienza di inclusione, complicità e bellezza, lontani dai propri genitori, in cui i limiti e le barriere dovuti alla malattia rimangono sullo sfondo. Un importante risultato e un esempio perfetto di applicazione del Family Centered Care, che in questo progetto mette al centro le esigenze dei siblings, ovvero dei fratelli e delle sorelle dei pazienti pediatrici.” commenta Giuseppe Pisani, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. “Particolarmente significativo, in questa edizione, il coinvolgimento di due coppie di fratelli provenienti dalla Spagna, reso possibile dalla preziosa collaborazione con Fundación Infantil Ronald McDonald, che ci dà l’opportunità di portare questo progetto oltre i confini nazionali. Una sfida a cui staff, ragazzi e famiglie si stanno preparando con attività dedicate e corsi di lingua, per offrire accoglienza e ospitalità a chi vive in un altro Paese e affronta le stesse difficoltà di un percorso di cura che, purtroppo, in tutto il mondo richiede supporto e assistenza a più livelli”.

“I fratelli di bambini affetti da cancro o altra malattia che comporti lunghi ricoveri ospedalieri - dice il Direttore Scientifico della Fondazione TTNI Paolo Cornaglia Ferraris - sperimentano numerosi cambiamenti a livello emotivo, relazionale, familiare, scolastico e nelle attività extracurriculari. Hanno bisogni e desideri specifici, tra cui il bisogno di informazioni veritiere. Nonostante tali cambiamenti durante il percorso di malattia del proprio familiare, i fratelli e sorelle dei malati spesso dimostrano resilienza e crescita personale, trovando il modo di reagire. Essenziali sono le occasioni per farlo, recuperando il rapporto col fratello o sorella che ha attraversato lunghi periodi di malattia. La fondazione Ronald è maestra nel creare queste occasioni e farsi carico del peso che l’intera famiglia deve sopportare. La loro partecipazione alla Terapia dell’Avventura secondo il metodo Nave Italia è strategica per lo sviluppo scientifico dello stesso metodo a favore di chi ne ha più bisogno”.

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