PHOTO
L'ingresso dell'Ospedale San Paolo di Civitavecchia
CIVITAVECCHIA – Dall’emergenza traumatica all’ordinaria amministrazione chirurgica: la Uoc di Chirurgia dell’ospedale San Paolo, diretta dal dottor Pasquale Lepiane, continua a distinguersi per competenza, tempestività e innovazione.
Nei giorni scorsi, l’équipe ha portato a termine con successo tre differenti interventi: uno in regime di emergenza su una giovane donna vittima di un incidente stradale e due in elezione con tecnica innovativa di colecistectomia laparoscopica in anestesia spinale.


Il primo caso riguarda una 32enne trasportata d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale San Paolo in seguito a un grave politrauma da incidente stradale. Dopo l’impatto diretto contro un albero, la paziente è stata trovata cosciente ma in condizioni cliniche critiche. Gli accertamenti radiologici hanno evidenziato gravi lesioni a milza e fegato con emorragia interna. La giovane è stata immediatamente trasferita in sala operatoria, dove l’équipe chirurgica composta dai dottori Pietro Mancini, Antonio De Carlo e Maria Rosaria Di Tullio, in costante contatto con il direttore Lepiane, ha eseguito una splenectomia per frattura pluriframmentaria della milza e un’emostasi epatica con tecnica di packing, nell’ambito di una procedura di damage control surgery. Stabilizzata emodinamicamente con il supporto dell’anestesia, la paziente è stata poi elitrasportata al Policlinico Gemelli per completare il percorso chirurgico. Qui è stata sottoposta a una laparotomia di controllo e dimessa in buone condizioni 48 ore dopo. Parallelamente, l’ospedale ha registrato anche due casi di calcolosi della colecisti sintomatica trattati con colecistectomia laparoscopica in anestesia spinale (non generale), con le pazienti sveglie e in grado di collaborare con i chirurghi. Le operazioni sono state eseguite rispettivamente su una 27enne, affetta da asma persistente, e su una 52enne, con grave fibrosi polmonare.
In entrambi i casi, le condizioni cliniche controindicate all’anestesia generale hanno spinto l’équipe a optare per una tecnica alternativa, più sicura per le pazienti.
Le procedure, durate circa 50 minuti ciascuna, sono state guidate dal dottor Lepiane con il dottor De Carlo e il dottor Aguzzi, con il supporto anestesiologico del dottor Giacomo Settesoldi e delle dottoresse Alessia Vinciguerra e Alessandrina Agostino, in stretta collaborazione con il direttore del Servizio di anestesia, dottor Fernando Ricci. L’equipe infermieristica era composta da Maria Grazia Costanzo, Fabrizia Focone, Simona Nati, Matteo Regnani, Federica Agostini e Luana Lenzu.
Fondamentale anche l’impiego della tecnologia del verde di indocianina, che ha permesso di agire con sicurezza.
Come spiega il dottore Lepiane, infatti, laddove le condizioni lo consentano l’anestesia spinale rappresenta un’opzione vantaggiosa per il paziente, riducendo i rischi e favorendo un più rapido recupero post-operatorio. Entrambe le pazienti sono state dimesse il giorno successivo, in ottime condizioni.
Una conferma, dunque, dell’elevato livello raggiunto dalla Chirurgia del San Paolo e della Asl Roma 4, frutto della sinergia tra professionisti, tecnologie avanzate e organizzazione efficiente. Un reparto che non solo risponde con tempestività all’urgenza, ma sperimenta e applica tecniche moderne, mettendo sempre al centro la sicurezza e il benessere del paziente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA