La acclamazione con tanto di ovazione con cui Alessandro Battilocchio è stato confermato coordinatore provinciale di Roma di Forza Italia è un segnale che va anche oltre la valenza dell’accordo raggiunto alla vigilia tra il capo nazionale del partito, Antonio Tajani, e il coordinatore regionale del Lazio Claudio Fazzone. Tajani ha voluto la conferma per la provincia di Roma di uno dei suoi collaboratori più stretti in assoluto, dando a Battilocchio una nuova importante testimonianza di grande fiducia, ma chiedendogli al tempo stesso un sacrificio ulteriore in termini di impegno e pazienza, ossia quella necessaria a chi deve mediare e trovare equilibri e modi per smussare gli angoli in 120 comuni tanto simili nelle dinamiche e problematiche, ma anche tanto diversi nelle proprie singole peculiarità politico-amministrative.

La conferma di Battilocchio è essa stessa una manifestazione di equilibrio interno al partito e di una mediazione complessa e per nulla scontata, dopo settimane di tesseramento spinto ventre a terra dalle diverse anime del partito, che ha consentito di evitare la conta, ogni possibile potenziale scollamento, e di arrivare a un congresso unitario.

La vittoria del deputato di Tolfa avrà riflessi rilevanti anche sulla partita delle amministrative a Civitavecchia, dove il commissario Roberto D’Ottavio si è spinto in avanti con tre affermazioni mica da poco: 1 - Forza Italia non sosterrà in alcun modo la possibile ricandidatura a sindaco di Ernesto Tedesco; 2 - Il partito azzurro attraverso lo stesso D’Ottavio ha “benedetto” l’autocandidatura del generale Paolo Poletti; 3 - Il capogruppo Massimo Boschini e l’assessore Deborah Zacchei non rappresentano più Forza Italia rispettivamente in consiglio comunale e nella giunta di Civitavecchia.

Rispetto a queste affermazioni, condivise dal nuovo “regista” azzurro Roberto Serafini, non a caso ieri in platea a Roma nel congresso provinciale insieme al fido Ivano Iacomelli (che secondo i rumors sarà uno dei candidati di punta della lista per l’aula Pucci), Battilocchio si è limitato ad osservare che D’Ottavio è pienamente titolato a fare tali dichiarazioni, visto il ruolo che riveste.

La realtà delle cose, però, va oltre le parole del riconfermatissimo coordinatore provinciale, campione di diplomazia, e basta leggere quanto è accaduto per avere una chiave di lettura precisa di cosa accadrà: 1 - Il partito azzurro è d’accordo con Fratelli d’Italia nel volere un candidato a sindaco diverso da Tedesco.

2 - Antonio Tajani è stato categorico: il centrodestra rimarrà unito ovunque e Forza Italia quindi avrà candidati condivisi con Fratelli d’Italia e Lega. Ergo: o Poletti sarà il candidato di tutta la coalizione, oppure non potrà esserlo solo per il partito azzurro. 3 - Battilocchio ha voluto Deborah Zacchei nel coordinamento provinciale del partito, dando con i fatti un segnale forte e chiaro. Se si aggiunge che in sede locale pare proprio che la maggioranza degli iscritti faccia riferimento alla stessa Zacchei e Massimo Boschini (che hanno già chiesto il congresso cittadino secondo quanto previsto dallo Statuto del partito), ecco che appare evidente quale sia e quale potrà essere la reale situazione locale in seno al partito azzurro.

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