A Civitavecchia non si aspetta Godot, ma il centrodestra. Intanto, la campagna elettorale delle prossime elezioni amministrative di giugno di fatto è iniziata.

Nel centrosinistra infatti si sono presentati già in due: Marco Piendibene ha ricevuto la benedizione della direzione locale del Partito Democratico, mentre Vincenzo D’Antò sarà il candidato del Movimento 5 Stelle, che stavolta non correrà da solo, ma con la lista di sinistra “Unione popolare”. Oltre a loro è già in campo come nelle ultime tornate elettorali il civico Vittorio Petrelli e non è escluso che si possano aggiungere altri nomi nell’area “civica”. In verità proprio da qui è partito anche l’ex generale della Guardia di Finanza Paolo Poletti, che di fatto è diventato il candidato ufficiale di Forza Italia. Il coordinatore regionale azzurro Claudio Fazzone lo ha infatti “battezzato” al termine della prima riunione del tavolo regionale del centrodestra, in cui lo stesso senatore forzista ha prima posto un veto assoluto sulla riproposizione di Ernesto Tedesco e poi ha lanciato il generale come candidatura di Forza Italia, proposta agli alleati Lega e Fratelli d’Italia.

La Lega non ha gradito il giudizio negativo sul proprio sindaco e ha respinto le critiche di Fazzone, derubricandole, insieme alla proposta sul nome del generale Poletti, come “provocazioni”. Vedremo chi la spunterà nel braccio di ferro tra i due partiti.

Intanto la settimana che si apre domani dovrebbe portare a una schiarita anche in casa di Fratelli d’Italia, dove si riunirà martedì il coordinamento del circolo cittadino. Soprattutto, venerdì prossimo, arriverà a Civitavecchia, dalla propria sede naturale di Tivoli, tutto il direttivo della Provincia di Roma, presieduto dal senatore Marco Silvestroni, che ha voluto dare un segnale preciso, convocando in città (nell’aula Calamatta del Comune) la seduta dell’organismo dedicata al primo esame delle candidature possibili per Civitavecchia.

Il fatto che Silvestroni, abituato fin dalla nascita di Fratelli d’Italia a navigare da presidente federale i mari della politica di Roma e provincia, di cui conosce a fondo ognuno dei 120 comuni, abbia deciso di riunire sul territorio il coordinamento, potrebbe essere letto come un messaggio ben preciso indirizzato al resto del centrodestra: Fratelli d’Italia a Civitavecchia intende presentare una propria autorevole candidatura, e viene a farlo sul territorio, come il partito di Giorgia Meloni è sempre stato abituato a fare.

D’altra parte, qualunque sarà l’esito della riunione di venerdì prossimo, andrà poi riportato sul tavolo della coalizione e si sarà già arrivati praticamente a fine febbraio, con gli altri candidati in campo a quel punto già da un mese.

Il centrodestra non avrà quindi chissà quanto tempo ancora per mettere in pista il proprio nome: scavallare le idi di marzo significherebbe infatti mangiarsi buona parte del vantaggio attribuito dai sondaggi all’alleanza a trazione FdI, creando negli elettori disorientamento e incertezza di cui potrebbero essere contenti solo Piendibene e D’Antò. Nel prossimo Diario continueremo a scrivere questa storia.

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