CIVITAVECCHIA - La Casa di Cristina e la Fondazione Cariciv scendono in campo con due importanti progetti in ambito sociale per sensibilizzare nella lotta al bullismo e per migliorare la vita di bambini e ragazzi affetti da autismo, e non solo, grazie allo Yoga.

Del primo progetto dal nome “Cosa vuoi che sia sono cose da ragazzi” ha parlato Loredana De Micco, della Casa di Cristina, che porta “il bullismo – ha spiegato – nelle scuole perché i bambini e i ragazzi vanno educati sin dai piccoli. Si terranno una serie di incontri e quest’anno è stato scelto l’istituto Guglielmotti, anche se spero di allargare l’iniziativa ad altre scuole nei prossimi anni, dove mi recherò accompagnata da una psicologa e da una educatrice”. Un progetto nato nel ricordo della figlia di Loredana, Martina, scomparsa prematuramente a soli 17 anni. “Martina voleva sensibilizzare sul tema, aveva questa idea e quindi ho deciso – ha concluso De Micco – di fare mia questa missione per far comprendere che parole e complimenti al momento sbagliato hanno un peso importante e possono segnare profondamente le altre persone”.

Antonella Olivetti, presidente dell’associazione, ha invece parlato del progetto messo in campo in collaborazione con PranaYurta di Sergio Starace spiegando che la Casa di Cristina si occupa di aiutare “mamme e bambini e quindi abbiamo pensato di riproporre il progetto con lo Yoga che lo scorso anno è tanto piaciuto a famiglie e bambini, ampliandolo e aprendolo anche a bambini con altre patologie”.

Annarita La Rosa ha sottolineato: “Mi riempie di orgoglio lavorare con queste persone, ci mettono passione e professionalità”.

Starace ha aggiunto: “Lavoro con i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico da diversi anni e ho notato che lo Yoga è molto valido, i bambini sviluppano coordinazione motoria, equilibrio, calma e attenzione. Anche i genitori lo hanno notato. Appuntamento al 3 marzo alle 16 in via del Casaletto Rosso presso Prānayurta”:
Il presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco ha dichiarato: “Sono tanti anni che la Fondazione accoglie i progetti della Casa di Cristina perché l’associazione si occupa in generale di chi ha bisogno e tutti possono contare su di loro. Fanno di tutto per mettersi a disposizione delle persone e seguono i ragazzi. Lo scorso anno, una volta terminati i fondi, sono stati gli stessi genitori ad autotassarsi per far continuare il progetto con lo Yoga e questo fa capire il valore dell’iniziativa. Noi ci siamo e ci saremo sempre per realtà come La Casa di Cristina”.

Per quanto riguarda lo Yoga gli incontri saranno in totale 20 e “daremo – ha concluso Starace - possibilità a tutti di partecipare, dividendo i partecipanti in piccoli gruppi da 4 ad un massimo di 6 persone”.

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