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LADISPOLI - Dal premio letterario “Città di Ladispoli” al Festiuval del Cinema di Spello il passo è stato breve. Protagonista della nuova avventura è Federica Santucci, già notata dalla giuria del premio letterario nazionale “Città di Ladispoli” nel 2017. Proprio in quell’anno, infatti, a Federica è stato conferito il secondo posto per “La chiave blu”. E ora, la ragazza ha raggiunto un nuovo traguardo. Il suo cortometraggio, tratto dal suo “100 stanze mai aperte” è in finale al Festival del Cinema di Spello, nella sezione “Agenda 2030”. «Vi apro una delle stanze del mio cuore. La più dolorosa, la più fragile ma essenzialmente la parte più vera di me. – ha scritto la poliedrica Federica - Spero che attraverso queste immagini possiate riflettere sui valori della vita. Spero di essere ancora oggi la voce di chi ha paura, degli ultimi, degli emarginati, dei non considerati. La scena finale è un omaggio per la memoria di Marco Vannini e Daniele Nica». «Ringrazio le famiglie per avermi permesso di ricordarli con amore. Ringrazio il regista, tutto il cast degli attori, dei tecnici, del trucco e parrucco. – ha proseguito Federica - Sono grata alla vita, mai stanca di stupirmi, e ricordarmi attraverso l'arte il motivo per cui sono al mondo. Ci vediamo a marzo, per scoprire quali tra i cortometraggi e i documentari selezionati vincerà».
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