di MARCO DI GENNARO
CIVITAVECCHIA - Tè verde. È usato come trattamento per migliorare l’acuità mentale e come aiuto per la perdita di peso. Gli effetti sull’apparato cardiovascolare ipotizzati comprendono riduzione del colesterolo, controllo del diabete e prevenzione di eventi cardiovascolari. Contiene flavonoidi, vitamine e minerali come acido folico, niacina, riboflavina, manganese, potassio e magnesio. Si è dimostrato in studi osservazionali che, se consumato in grande quantità (almeno 3 tazze al dì) e per lunghi periodi, riduce la morbilità e la mortalità per malattie cardiovascolari. Si è anche trovato che il tè verde riduce il colesterolo totale e quello LDL, la pressione sisto–diastolica ed il rischio di diabete mellito. Questi risultati derivano, però, da un numero limitato di studi, di breve durata e molto eterogenei per quanto concerne il disegno dello studio. Il tè verde non causa effetti collaterali se si esclude la possibile interferenza con i farmaci anticoagulanti.
Biancospino. È usato tradizionalmente per curare malattie di cuore, renali e dell’apparato gastro-intestinale. Si ritiene possa avere effetti benefici in molte condizioni cardiovascolari tra le quali ipertensione, iperlipidemia, aritmie e scompenso cardiaco. Questi effetti positivi sarebbero dovuti alle sue proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti. Il biancospino sembra anche aumentare la forza del cuore ed avere un’azione antiaritmica simile a quella di alcuni farmaci. È stata anche descritta un’azione vasodilatatrice sia sui vasi coronarici che periferici come anche un effetto antiaterosclerotico e di riduzione della sintesi di colesterolo. Nonostante questa discreta mole di dati biologici, l’evidenza clinica a supporto dell’uso di questa sostanza nel trattamento delle malattie cardiovascolari non è adeguata. Infatti, anche se alcuni positivi effetti sulla contrattilità del cuore e sulle palpitazioni sono stati riscontrati come anche sull’ipertensione, mancano studi di sufficiente potenza statistica che dimostrino inequivocabilmente la validità di tali effetti.