CIVITAVECCHIA – Dopo i tavoli istituzionali nazionali e regionali di luglio, ottobre e novembre 2023, Fiom Cgil e Uilm attendono che il Ministero del Made in Italy convochi la riunione specifica su Civitavecchia che si era impegnato a fare entro il 15 gennaio 2024.

«L'audizione del 30 novembre in Regione Lazio (voluta dal Ministero al tavolo di fine ottobre) è stata ancora interlocutoria – hanno spiegato le due sigle sindacali – anche i più ottimisti hanno dovuto prendere atto che, nonostante il phase-out dal carbone sia dietro l'angolo (2025), la discussione istituzionale sul futuro di Tvn è ancora ferma alle dichiarazioni di buone intenzioni, quando invece dovremmo discutere di progetti, risorse e piani industriali. Tanto meno è dato sapere, neanche da Enel, quale sbocco produttivo immediato può esserci per i lavoratori, visto che le attività di Torrevaldaliga Nord sono pressochè azzerate. Civitavecchia è stata inserita nel DL Energie, così anche il nostro porto potrà partecipare ai bandi per le infrastrutture funzionali all'Eolico Offshore (progetto importante, voluto e ottenuto dal territorio). Ma a livello ministeriale c'è un rallentamento delle autorizzazioni, che non agevola il percorso tracciato: forse la volontà del Governo è di non impegnarsi fino in fondo sulle rinnovabili? Richiamiamo tutte le parti coinvolte, soprattutto industriali e istituzionali dalla Regione al Governo, a dare seguito agli impegni presi ed a concretizzare quanto è stato condiviso unitariamente dal territorio, anche in sede comunale. L'assemblea del 22 gennaio dei metalmeccanici appalti Tvn ha approvato all'unanimità il mandato di organizzare a stretto giro – hanno concluso – una manifestazione a Roma per riaccendere i riflettori tanto sul presente quanto sul futuro dell'indotto TVN».