BOMARZO – “Nel segno di vicino” incontra il mondo dell’artigianato: è l’evento “Patchwork per Vicino500” a Palazzo Orsini di Bomarzo fino al Primo maggio.

Tra gli appuntamenti della rassegna che celebra i 500 anni della nascita di Pierfrancesco Orsini c’è anche l’esposizione al pubblico di un pannello di tessuto composto da simboli identitari di Bomarzo.

L’opera è stata realizzata dal gruppo “Patchwork Bomarzo” appositamente per l’anno viciniano e saraØ presentata sabato 29 aprile 2023 alle 18 a Palazzo Orsini a Bomarzo, dove resterà in mostra anche nei giorni 30 aprile e 1 maggio insieme ad altri lavori realizzati dai membri dello stesso gruppo. Al termine dell’esposizione il pannello resterà al Comune di Bomarzo come dono da parte degli autori alla città. Ma cosa è il patchwork? Letteralmente “lavoro con i ritagli di stoffa”, il patchwork è un tipo di artigianato tessile che unisce tante stoffe di forme e colori diversi per creare un disegno armonioso ed è presente fin dall’antichità in tutte le culture per ovvie ragioni di economia e di recupero e riuso di materiale. Attraverso i secoli ogni popolo ha sviluppato disegni e tecniche differenti, anche in base alle fibre tessili a disposizione e ai metodi di tessitura e tintura del tessuto. Nel gergo specifico si indica con “patchwork” il lavoro di assemblaggio che forma il disegno e con “quilting” (dal latino culcita) la trapuntatura che tiene uniti due, tre o piuØ strati di tessuto: il quilt. Per questa ragione inizialmente questi manufatti avevano lo scopo di tenere caldo e il patchwork era utilizzato quasi esclusivamente per confezionare coperte.

Il patchwork ha avuto un notevole sviluppo negli ultimi tre secoli grazie al lavoro delle donne americane, custodi di arti e tradizioni femminili provenienti dal centro Europa, in particolare dall’area tedesca, olandese e anglosassone. E’ stato proprio l’attaccamento alle tradizioni della terra d’origine che ha spinto queste donne migrate nel Nuovo Mondo e costrette a fondersi in un grande patchwork etnico, a creare un nuovo stile e un diverso utilizzo dei loro lavori: non più solo coperte ma anche grandi e piccoli pannelli dedicati a eventi storici e politici e tradizioni religiose la cui realizzazione ha raggiunto una notevole forza espressiva grazie a tecniche via via piuØ elaborate e raffinate.

I quilt più strettamente collegati a una sfera privata presentano spesso la particolarità dell’inserimento di pezzetti di tessuti recuperati dagli abiti degli antenati e gelosamente custoditi; questo tipo di lavori era destinato a doni di scambio all’interno di una stessa famiglia i cui componenti vivevano distanti.

Il patchwork ebbe poi un’ulteriore forte divulgazione in tutto il mondo attraverso i missionari protestanti le cui mogli si occupavano dell’istruzione e della formazione delle persone loro affidate, influenzando ma spesso valorizzando le tradizioni già esistenti.

I quilt esposti sono il frutto del lavoro di un gruppo di quilter di Bomarzo come anche il pannello evocativo dei 500 anni di Vicino Orsini.

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