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CAPRANICA – Il Tuscia in Jazz for SLA approda a Capranica per un appuntamento intriso di emozione e significato, portando con sé le vibrazioni spirituali del grande Gospel. Questa tappa rappresenta un momento di profonda partecipazione per il festival e per il suo direttore, Italo Leali, poiché Capranica è la città di Luca Pulino, storico compagno di scuola di Italo e figura simbolo di una battaglia durata oltre vent’anni contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Luca, scomparso recentemente dopo due decenni di convivenza con la malattia, è diventato nel tempo un pilastro morale per l’intera comunità; Leali lo cita costantemente nei suoi discorsi non solo come un amico, ma come un esempio luminoso di resistenza, dignità e attaccamento alla vita. L’influenza della sua testimonianza è talmente radicata nello spirito della manifestazione che il Tuscia in Jazz for SLA inaugura ufficialmente il suo percorso annuale il 28 febbraio, proprio in occasione dell’anniversario della sua morte. Il concerto previsto per lunedì 22 dicembre sarà interamente dedicato alla memoria di Luca Pulino, elevandolo a vessillo della lotta per il sostegno alla ricerca scientifica.
Protagonista assoluto della serata sarà Cedric Shannon Rives, accompagnato dagli Unlimited Praise Gospel Singers, una formazione capace di trasmettere l’energia e la devozione tipiche della tradizione afroamericana. Cedric Shannon Rives è un artista di straordinario talento, la cui carriera affonda le radici nella profonda spiritualità del Missouri. Nato a St. Louis, ha manifestato precocemente una dote vocale fuori dal comune, debuttando nel mondo della musica gospel a soli nove anni e pubblicando il suo primo album, “The Journey”, nel 1999, che ha scalato rapidamente le classifiche di Billboard. Oltre alla sua carriera di cantante e compositore, Rives è un rinomato attore di musical teatrali, avendo interpretato ruoli da protagonista in produzioni acclamate come “Be Careful What You Pray For” e “The Music of Andrew Lloyd Webber”. La sua voce, unita a una presenza scenica magnetica, lo ha portato a esibirsi sui palchi più prestigiosi del mondo, dai teatri di Broadway alle grandi cattedrali europee, collaborando con icone della musica internazionale e mantenendo sempre viva la missione di diffondere un messaggio di speranza attraverso il canto.
Conclusa l’intensa parentesi di Capranica, il Tuscia in Jazz for SLA si sposterà il 26 dicembre nel suggestivo scenario del Duomo di Ronciglione. Si tratta di un’altra tappa dal forte valore simbolico, essendo Ronciglione il paese d’origine sia del festival che di Italo Leali; il concerto, infatti, si terrà a pochi passi dalla casa natale del direttore, segnando un ideale ritorno alle radici della manifestazione. In entrambi gli eventi l’ingresso sarà libero, lasciando spazio alla generosità del pubblico attraverso donazioni facoltative che verranno interamente devolute alla ricerca contro la SLA, trasformando la musica in un concreto strumento di solidarietà e progresso scientifico.



