CIVITAVECCHIA – Al porto storico (calata Principe Tommaso 20) ha aperto “La costruzione del porto di Centumcellae e le sue navi”, mostra del Centro Archeologico Studi Navali (CASN) diretto da Mario Palmieri, visitabile per tutta l’estate (ore 9–13). L’esposizione rappresenta un viaggio all’interno di antichi relitti navali e tra particolari reperti attraverso i quali vengono prospettate ipotesi filologiche ricostruttive di apparati e macchine funzionanti. Si è facilitata così la comprensione delle grandi capacità degli antichi di navigare e di come, anche grazie alla loro tecnologia, i Romani abbiano potuto solcare e "conquistare" Mari e Oceani.

Punto focale dell'esposizione sarà la ricostruzione ed il racconto delle tecniche ingegneristiche e degli aspetti monumentali dell'antico porto romano di Centumcellae, da cui parte storicamente la vocazione portuale di Civitavecchia. Sono previsti anche incontri e workshop di approfondimento archeologico navale-monumentale e di elementi di tecnologia imbarcata della flotta Romana Repubblicana ed Imperiale. L’iniziativa è patrocinata dall’Autorità di Sistema Portuale e dalla Capitaneria di Porto.

«L’AdSP ha accolto di buon grado il progetto», spiega Palmieri. Il direttore non nasconde però le difficoltà: «Siamo in attesa da circa sette anni per l’apertura del Museo del mare, ora il Mastio del Forte Michelangelo sarà ristrutturato e poi probabilmente si andrà a gara: non è detto che ci saremo noi quindi, alla luce dei sacrifici fatti in questi anni, abbiamo deciso di spostare la mostra». E aggiunge: «Il secondo giorno che abbiamo aperto è entrata la nota trasmissione Linea Blu che ha usato le immagini della mostra come sceneggiatura per il racconto della storia di Civitavecchia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA