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ALLUMIERE — Una notte d’estate illuminata da parole, emozioni e storie che si intrecciano. Una platea gremita, il silenzio che precede l’annuncio, il respiro sospeso di un’intera comunità. Poi, l’applauso che esplode come un abbraccio collettivo: Lucia Esposito con il suo romanzo Sorelle spaiate conquista la settima edizione del Premio Letterario “Femminile, Plurale”, scrivendo un nuovo capitolo nella storia culturale di Allumiere.


Il Parco del Risanamento si è trasformato in un palcoscenico di emozioni, dove le voci delle donne, protagoniste assolute, hanno preso per mano il pubblico in un viaggio attraverso identità, radici, legami e resilienza. Organizzato dall’associazione “Femminile, plurale”, il premio è ormai un appuntamento di respiro nazionale, capace di attrarre scrittrici, lettrici, editori e appassionati da ogni parte d’Italia.Sul palco, tre finaliste di grande spessore, tre storie diverse e complementari: La parola femminista. Una storia personale e politica di Vanessa Roghi (Mondadori), Tina Anselmi. La ragazza della Repubblica di Chiarastella Campanelli (Graphofeel) e Sorelle spaiate di Lucia Esposito (Giunti), che con delicatezza e profondità ha saputo raccontare il mondo delle relazioni familiari e il difficile dialogo con le proprie origini.Lucia Esposito, napoletana di nascita e milanese d’adozione, giornalista professionista dal 1996, firma con Sorelle spaiate il suo esordio letterario. Un romanzo accolto con entusiasmo da pubblico e critica, che ora trova la sua consacrazione ad Allumiere. A condurre la serata è stata Brunella Franceschini, presidente dell’APS “Femminile, plurale” e ideatrice del premio, che quest’anno ha condiviso la guida con Cecilia Toffali, autrice delle intense interviste alle tre finaliste. Un duetto che ha restituito al pubblico la voce viva delle autrici e l’essenza più intima delle loro opere. Bravissima come sempre l’attrice Daniela Tartaglione che ha letto parti dei tre libri. Il premio è il risultato di un lavoro corale, appassionato, che coinvolge un gruppo di donne e uomini che da sette anni investono energie e cuore per far crescere un progetto unico: Silvia Bastianini, Antonella Rinaldi, Valerio Chiacchierini, Flavia Verbo, Francesca Tiselli, Karyn Minerva, Cecilia Toffali e Tiziana Cimaroli. Grazie al loro impegno Allumiere è diventata un punto di riferimento nella promozione della scrittura femminile e della cultura.La serata è stata arricchita dalla presenza di numerose autorità istituzionali e personalità del mondo culturale: il sindaco Luigi Landi, la delegata alla Cultura Francesca Scarin, la consigliera regionale Marietta Tidei, la consigliera regionale Michela Califano, l’assessora e vicesindaca di Civitavecchia Stefania Tinti con la delegata Fratarcangeli, il presidente dell’Università Agraria Cimaroli, Gabriella Sarracco e Starace per la Fondazione Cariciv, Lara Sgamma per il Cammino dei Minatori e Alessia Brancaleoni, delegata alle Pari Opportunità del Comune di Allumiere e lettrice appassionata. Sono intervenute anche le giurate Elisabetta Appetecchi e Martina Testa, che hanno raccontato al pubblico il lavoro della giuria tecnica.La guest star della serata è stata la straordinaria Cinzia Leone, che con ironia, intelligenza e profondità ha incantato il pubblico. Emozionata ed emozionante, ha ricordato l’importanza di ritrovare la propria identità, soprattutto dopo esperienze che cambiano la vita, sottolineando il valore di presìdi culturali come “Femminile, plurale”, capaci di creare spazi di incontro, di ascolto e di condivisione anche nei territori più piccoli e periferici.Non meno suggestivo il contributo artistico di Gino Fedeli, Francesco Di Iorio e della straordinaria cantante Eleonora Bernabei, che con le loro performance hanno regalato al pubblico momenti di intensa emozione, fondendo musica e parole in un’unica atmosfera. La serata ha lasciato il pubblico col cuore colmo di storie, consapevolezze e speranze, dimostrando che la cultura, quando è condivisa, diventa un patrimonio che unisce e rinnova. (Rom.Mos)