CAPRANICA – Erano le 20 appena suonate dal campanone del castello, quando nella piazza San Francesco di Capranica, tra la chiesa, l’hotel del posto, il circolo degli anziani e il Comune sono calate sabato scorso le ultime note del concerto dell’orchestra giovanile Ars Nova, provenienti dall’interno dell’abside degli Anguillara, sull’aria del quarto movimento della Nona Sinfonia di Beethoven, quello dell’Inno alla Gioia, simbolo dell’Unione Europea. In molti hanno pensato: Fintanto che ci saranno ragazzi così, non dobbiamo avere paura del domani».

L’orchestra formata da una cinquantina di giovani musicisti, messi insieme nel 2019 da Luca Tomarchio e Giuseppe Maria Ceccarini, due maestri di musica e di vita, prosegue la sua tournée 2023. Dopo Bolsena e Capranica ci saranno Viterbo (piazza San Lorenzo e teatro Unione) e forse Ferento. Al cospetto del monumento funebre dei gemelli Nicola e Francesco Anguillara, i giovani musicisti hanno affrontato un programma assortito e vivace di pagine di lirica (Faust, Carmen, Cenerentola con la voce del soprano Gioia Rossetti) e set di film, tra il cinema di ieri, come il tema caro ad Alfred Hitchcock della Marcia funebre per una marionetta, e quello di oggi: Star Wars Suite, Interstellar, The Lord of the Rings e May it bee con la voce sussurrata e versatile della stessa Rossetti. Luca Tomarchio, oltre a condividere con Ceccarini podio e bacchetta, ha confermato le sorprendenti doti di arrangiatore, sia nell’iniziale Inno delle Nazioni (spigliata miscela tra l’inno di Mameli, quello ucraino e quello della Gran Porta di Kiev di Mussorgsky), che nelle musiche stellari e nell’inno finale sulle tracce della nona beethoveniana. Generosi applausi del folto pubblico. In apertura il sindaco di Capranica Pietro Nocchi ha ricordato i valori del 25 aprile, manifestando fiducia verso i nostri giovani che hanno diritto di vivere nella libertà e nella pace.