PHOTO
CIVITAVECCHIA – Il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia diventa teatro di contaminazioni artistiche. A settembre 2025 ospiterà infatti Museo Festival, un ciclo di quattro appuntamenti che trasformeranno le sale in un palcoscenico d’eccezione, dove reperti e opere dialogheranno con teatro, performance art, letture e installazioni immersive.
Il progetto, ideato dalla Direzione regionale Musei nazionali Lazio e finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito dell’avviso per la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso le arti performative, porta la firma artistica dell’associazione La Dramaturgie, realtà italiana di riferimento nella sperimentazione interdisciplinare.
«Abbiamo immaginato il Museo come una casa comune, una piazza in cui la comunità possa riconoscersi – spiega la direttrice del Manc Lara Anniboletti – non solo luogo di conservazione, ma spazio di incontro e sperimentazione, dove la classicità dialoga con linguaggi contemporanei e con le radici stesse del territorio. La sfida era trasformare i reperti in protagonisti, al centro della costruzione narrativa. Il Museo non è un contenitore passivo, ma diventa parte integrante dello spettacolo, con scenografie e luci che ne ridefiniscono lo spazio».
Gli organizzatori de La Dramaturgie sottolineano invece l’aspetto di ricerca: «Abbiamo voluto creare un clash tra epoche e linguaggi, dal Pirandello riletto in chiave polivocale fino al confronto tra Apollo e i manga. Un modo per valorizzare il patrimonio culturale del territorio, mostrando come antico e contemporaneo possano dialogare e persino scontrarsi, generando nuove prospettive».
IL PROGRAMMA
Si parte giovedì 18 settembre (ore 20:30) con “Naso e cielo – una ruminazione italica”, scritto e diretto da Gian Maria Cervo insieme a Pierpaolo Sepe. Liberamente ispirato alla novella pirandelliana Dal naso al cielo, lo spettacolo attraversa venticinque secoli di pensiero italico e mediterraneo, tra citazioni, ironia e suggestioni lynchiane, adottando le tecniche “polivocali” codificate da Paul Castagno.
Sabato 20 settembre (ore 20:30) sarà la volta di “Apollo nei manga”, lecture-performance ideata da Matteo Sapio, creativo italiano attivo in Giappone, che esplorerà il modo in cui la cultura nipponica ha reinterpretato la figura di Apollo nel fumetto contemporaneo. Una proposta che lega l’eredità classica al profondo rapporto tra Civitavecchia e il Giappone, già evocato dalla statua dell’ambasciatore Hasekura Tsunenaga e dalla chiesa dei Santi Martiri Giapponesi.
Il Festival si chiuderà con “3 Response Plays pasoliniani”, coproduzione italo-giapponese in programma il 27 settembre alle 20:30 e il 28 settembre alle 17:30, che offrirà uno sguardo asiatico sull’opera e il pensiero di Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla sua morte.
Gli spettacoli si terranno al Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia con aperture straordinarie serali per le prime tre serate. La prenotazione è obbligatoria (email: kitojaguar@gmail.com
– tel. 3478874694, dalle 15 alle 18).