CIVITAVECCHIA – Gino Saladini e Gabriel Garko saranno a Civitavecchia per un pomeriggio dedicato al nuovo romanzo “Il Giardino del Tiglio” edito dalla Baldini +Castoldi.

Il romanzo, scritto a quattro mani dai due, è da circa un mese sugli scaffali delle librerie e sta facendo il giro dei “book shop” d'Italia registrando il tutto esaurito. Il noto medico e l'attore hanno deciso di dedicare una giornata ai lettori civitavecchiesi con tre appuntamenti dedicati ai “firmacopie”.

Si parte alle 17,30 di domani con la prima tappa al Mondadori Bookstore di viale Garibaldi. Alle 18,30 invece ci si sposta alla libreria Dettagli in via Alberto Guglielmotti. Ultimo appuntamento della giornata alle 19,15 presso la libreria Giunti di corso Centocelle.

Nel corso del pomeriggio Saladini e Garko incontreranno tutti i lettori che vorranno prendere parte all'iniziativa, firmeranno le copie dei loro libri e faranno quattro chiacchiere con i presenti per parlare del nuovo ambizioso romanzo che tocca temi attuali e importanti.

«Edoardo Dalla Valle - si legge nella sinossi - è un professore di Filosofia Estetica a Roma che, in passato, è stato ospite dei principali salotti televisivi per le sue controverse posizioni contro l’omosessualità. Le sue opinioni l’hanno irrimediabilmente allontanato dalla famiglia arcobaleno che suo figlio Federico ha costruito con il marito Paul, al punto che si è sempre rifiutato di conoscere i nipoti Luca e Matteo, perché nati con la maternità surrogata. Il professore mantiene ancora un rapporto affettuoso con Alfa, sua figlia maggiore, nota influencer. Edoardo soffre di Alzheimer e, dopo aver tenuto una Lectio magistralis all’università, entra in uno stato di «wandering» in cui vaga confuso e sparisce. Alfa si mette alla ricerca del padre utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione. Federico si trova ad affrontare sia la sparizione del padre che i problemi di coppia con un marito a cui va stretta la vita coniugale. A complicare la situazione arriva dalla Svezia Greta, la madre biologica dei ragazzi. Sarà lo stesso Edoardo, nel suo vagare indotto dalla malattia, dopo essere tornato nella sua casa d’infanzia, ormai ridotta a un rudere, a riannodare i fili di una memoria che sembravano lacerati per sempre, ricordando l’evento drammatico e seminale che ha segnato la sua vita».

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