CIVITAVECCHIA – Nella meravigliosa cornice della Chiesa di Santa Maria Dell’Orto, tra i vicoli trasteverini, si è svolta la presentazione del cammino di Hasekura e dei martiri giapponesi, un percorso verso luoghi da scoprire che rievoca il tracciato storico del samurai Hasekura Tsunenaga. L’uomo che nel XVII secolo, intraprese un viaggio trascendentale ai confini del mare e del tempo, tessendo un legame indissolubile tra Oriente e Occidente. Nel 1613, iniziò la sua avventura approdando nell’attuale Messico, visitando la Spagna, passando per Civitavecchia ed infine Roma, con il fine di stabilire relazioni commerciali e negoziare con il Papa. Nel 1620, il ritorno di Hasekura in Giappone segnò la fine di quest’incredibile percorso.

Oggi il cammino di Hasekura celebra il coraggio, la curiosità e l'importanza del dialogo interculturale. È diventato simbolo dell'incontro tra la cultura giapponese e quella cristiana europea, poiché durante il percorso, il samurai si convertì al cristianesimo.

L’evento è stato presidiato da Antonio Correnti, dell’Associazione culturale variante cimina della via Francigena, che ha illustrato l’importanza di questo affascinante percorso, descrivendolo come «un’immersione spirituale nella natura ma anche nella storia dell’alto Lazio».

Questo cammino è costituito in diverse tappe, iniziando da Civitavecchia, continuando poi verso il castello di Santa Severa, Cerveteri, Palidoro, per poi arrivare a Roma.

«Questo progetto nasce per dare valore alle realtà dimenticate poiché dominate da una quotidianità più veloce e frenetica, per restituire dignità a realtà poco conosciute o magari conosciute solo a livello locale», afferma l’architetto Emanuela Biscotto, aggiungendo in tono scherzoso «si potrebbe dire che l’andamento lento del percorso da Civitavecchia a Roma, ha preparato spiritualmente Hasekura per l’incontro con Papa Paolo V».

La stessa Biscotto ha illustrato in maniera chiara che ci saranno delle piccole differenze tra il tracciato originale e quello attuale dovute a motivi burocratici, una di queste potrebbe essere l’aggiunta della tappa nella città di Cerveteri. Il cammino di Hasekura ha un valore notevole anche perché permette di instaurare un forte contatto con la natura e con il nostro io interiore, favorendo il turismo lento.

L’augurio è che questo percorso sia in voga durante il giubileo, chiunque voglia può effettuare una donazione per sostenere il cammino di Hasekura tramite il sito dell’Associazione culturale variante cimina della via Francigena. In conclusione, come afferma Antonio Correnti: “Camminate per guardare dentro voi stessi”.

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