CIVITAVECCHIA - Nel turno elettorale caratterizzato dalla più bassa affluenza di sempre, il centrodestra si impone nettamente in tutti i comuni dell’alto Lazio, con Francesco Rocca che a Civitavecchia e dintorni ha doppiato Alessio D’Amato e Fratelli d’Italia ovunque primo partito con percentuali sopra il 30%.

Il dato della provincia di Roma è mitigato dall’esito nella sfida nella Capitale, dove il candidato del centrosinistra è riuscito a sfiorare il 40% dei voti, con il neo-governatore che si è attestato attorno al 46%. A Roma Gualtieri e il mondo dem della “ztl” tengono a galla il Pd (rispetto al tentativo di assalto pentastellato), che invece affonda quasi ovunque in provincia. A partire da Civitavecchia, dove il centrosinistra è diviso in 3: appaiati Pd e M5s con il 12,8% e poco dietro Italia Viva-Azione grazie al risultato personale di Marietta Tidei.

In generale, il centrodestra come già era stato per le politiche dello scorso settembre, si conferma a trazione Fratelli d’Italia, con Lega al 6,5% leggermente sopra Forza Italia al 6% nella Provincia di Roma.

A Civitavecchia il partito del sindaco tiene in doppia cifra, non certo grazie a Tedesco, ma per l’impegno degli esponenti locali salviniani Giammusso, Vitali, Di Paolo, Marino e Pepe, con il supporto "esterno" di Sandro De Paolis: Antonio Giammusso che piazza primo Giannini di una spanna su Cangemi, sostenuto da Sandro De Paolis ed Emanuela Di Paolo davanti a Laura Cartaginese (leggi Pasquale Marino e Dimitri Vitali).

In Forza Italia debacle per l’assessore Roberto D’Ottavio, che rischia di diventare oggetto dell’ennesimo rimpasto di giunta.

Viterbo e la Tuscia si confermano roccaforti assolute del centrodestra, con il governatore che ottiene il 62,5% e Fratelli d’Italia al 38,8%. Inversione dei rapporti di forza rispetto alla provincia di Roma tra Forza Italia (10%) e Lega, sempre al 6,6%.

Il centrosinistra è tutto Pd, con il 22,1% rispetto al 2% del terzo polo e alle percentuali più basse degli altri partiti. Il M5S è leggerissimo con circa il 6% dei voti.

Il dato è ancora più marcato a Viterbo città, mentre in tutta la provincia resistono tre comuni una volta “rossi” oggi comunque ancora in quota al centrosinistra, con D’Amato davanti a Rocca a Oriolo Romano, Canepina e Vallerano.

Il mister preferenza della Tuscia è Daniele Sabatini di Fratelli d’Italia, che torna alla Pisana dopo 5 anni, con circaq 12mila voti davanti a Enrico Panunzi del Pd. Ieri sera al momento di andare in stampa la meloniana Valentina Paterna sperava di essere la seconda consigliera del viterbese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA