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SANTA MARINELLA - Gino Vinaccia, figura di punta dell’amministrazione Tidei, analizza in una lunga intervista tutti gli aspetti che hanno caratterizzato la legislatura che si è chiusa in anticipo per le dimissioni di nove consiglieri.
COME SIAMO ARRIVATI ALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
«Partiamo da una premessa: la chiusura anticipata di una legislatura è sempre un fatto traumatico per la città - spiega Vinaccia - perché segna un inevitabile rallentamento dell'attività amministrativa giacché la norma assegna al commissario nominato, dott.ssa Desideria Toscano, il compito di traghettare il Comune alle elezioni amministrative attraverso I’ esercizio dell'ordinaria amministrazione. Deve, cioè, garantire la continuità dei servizi essenziali e gestire le eventuali emergenze che possono presentarsi e senza dubbio la Dott.ssa Toscano lo farà nel miglior modo possibile, con competenza e con tutti gli strumenti che avrà a disposizione per amministrare al meglio la nostra città. Detto questo, aggiungo che non mi ha mai convinto il fatto che le crisi politiche/amministrative siano sempre e solo attribuibili ad una congiura di palazzo. Certo è che nel caso specifico la presenza di un imprenditore all'atto delle contestuali sottoscrizioni delle dimissioni di nove consiglieri comunali di fronte al notaio, è un segnale brutto. Una presenza sbagliata, inopportuna, per certi versi inquietante. E non lo è non soltanto per i consiglieri presenti, lo è più in generale per la politica. I singoli imprenditori sono di fatto portatori di interessi particolari. La missione della politica è quella invece di saper tutelare ed armonizzare interessi diversi nell'ottica della crescita e dello sviluppo armonico di una comunità. Questa situazione però fotografa bene quel clima generale di scontro che si è determinato nel corso di questi due anni e mezzo e che è sfociato nell'esasperazione dei personalismi, nello scontro verbale troppo spesso scomposto, in un clima di odio sempre più crescente che ha inciso in maniera determinante su questa conclusione e che, come conseguenza, ha prodotto una profonda lacerazione del corpo sociale. Se ripercorriamo le tappe che hanno determinato questa situazione, dobbiamo partire dall'estate 2023, cioè, tre mesi dopo l'elezione dell'amministrazione. Ricordiamo tutti cosa è successo in quella circostanza. A seguire la questione Mencarelli che ci ha visti impegnati per parecchi mesi in un confronto serrato tutto interno alla maggioranza, ed in uno scontro al fulmicotone con l'opposizione: ricorso al prefetto, delibere bloccate, sostituzione del segretario comunale etc. Da qui nasce la vera crisi politica che poi esplode nell'estate 2024, con l'estromissione dalla giunta dell'assessore all'urbanistica e vicesindaco Av. Roberta Gaetani, espressione della lista Tidei, e che ha avuto come conseguenza il passaggio tra le file della opposizione di due consigliere elette una nella lista civica Tidei e l'altra nella lista del partito democratico. La maggioranza è passata da 11 a 9, l'opposizione è salita da 6 ad 8. Ora, una maggioranza così risicata, si gestisce con grande difficoltà perché aumenta in maniera esponenziale il potere di interdizione/veto di ogni singolo consigliere comunale».
COSA C'È STATO DI BUONO IN QUESTI DUE ANNI E MEZZO E COSA NON HA FUNZIONATO
«Di buono per la città - prosegue Vinaccia - c'è stato innanzitutto una visione complessiva della crescita e dello sviluppo di Santa Marinella che ne ha ridisegnato il volto. Dal risanamento dei conti (ricordo che questa amministrazione ha dovuto affrontare e risolvere la questione del dissesto finanziario ereditato dalla precedente), a tutte le opere finanziate con i fondi PNRR che hanno riguardato: interventi fondamentali nel settore dell'edilizia scolastica; interventi fondamentali nell'edilizia sportiva; interventi fondamentali nel settore della rigenerazione urbana; interventi fondamentali nel settore ambiente».
CHE COSA NON HA FUNZIONATO INVECE?
«Per governare una comunità serve oltre ad un buon programma, un metodo di governo che sia basato sulla condivisione e sulla capacità di ascoltare la voce dei cittadini anche quando non collima con le scelte che si intendono compiere - spiega Vinaccia - Ecco, su queste specifiche tematiche, siamo stati carenti ed abbiamo mostrato molti limiti».
IL RUOLO DELLA LISTA DEI MODERATI PER SANTA MARINELLA E SANTA SEVERA


«Credo di poter affermare con grande tranquillità che il nostro gruppo è stato il vero elemento di novità - sottolinea Vinaccia - e di rinnovamento di questo secondo mandato: abbiamo eletto 2 consiglieri comunali e più complessivamente, abbiamo messo a disposizione della città, energie e professionalità genuine. Penso all’impegno di Alessio Rosa sul cimitero, a quello di Alessio Manuelli sulla sanità e sul turismo, a quello di Maria Elena Loffredo sulla comunicazione e sulla gestione degli eventi, a quello di Bruno Ricci sulla Multiservizi e, con un peccato di modestia, a quello del sottoscritto nell’ambito della cultura».
COSA FARE ADESSO
«La città ha bisogno di una classe politica ampiamente rinnovata: massima attenzione nella compilazione delle liste e nella selezione dei candidati - conclude Vinaccia - Occorre ricucire le fratture che si sono determinate nel corpo sociale: chiudere la pagina dell’odio che ha spostato la sede del confronto politico dall’aula consigliare a quella del tribunale; occorre tornare a confrontarsi civilmente sui temi principali che riguardano la crescita sociale, economica e culturale della città, ovvero sui diversi modelli di sviluppo della città che ognuno può mettere in campo».
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