di ALESSIO ALESSI
È finalmente giunto il momento tanto atteso dall’Italia pugilistica: oggi al Palaravizza di Pavia Silvio Branco e Giacobbe Fragomeni incroceranno i guantoni per contendersi il titolo mondiale Silver WBC dei Massimi-Leggeri. La campana suonerà intorno alle 21,30 (dalle 20,30 l’evento sarà trasmesso in diretta da SportItalia). La riunione è stata organizzata dalla OPI 2000.
SILVIO BRANCO
«Voglio entrare nella storia. Sono l’unico campione italiano che ha conquistato tre titoli in altrettante categorie; ora penso solo alla quarta corona. Imporrò al match un ritmo elevato e cercherò di non farmi prendere dai suoi colpi, mi travestirò da fantasma. Le mie caratteristiche le conoscono tutti e non posso snaturarle dopo tanti anni. Non dovrò concedere a Giacobbe la corta distanza. Ho recuperato dall’infortunio in tempi record grazie al contributo del Dr. Fati e del fisioterapista Iacomelli. L’attesa è stata lunga, ma finalmente ci siamo. Mi sono preparato duramente nella mia palestra di Civitavecchia con sparring di valore come Mirko Larghetti e il neo campione italiano Orial Kolaj. Dicono che Pavia sarà tutta per Fragomeni, ma non hanno preso in considerazione gli oltre 50 tifosi provenienti da Civitavecchia, saranno in minoranza ma si faranno sentire. La forza, però, mi arriverà soprattutto dall’angolo, perché oltre al maestro Mario Massai, Gino Lauro e Gesumino Alioti, ci sarà mia figlia Alessandra; lei mi trasmetterà tutto il suo entusiasmo».
GIACOBBE FRAGOMENI
«Sono sicuro che sabato verrà a galla un grande spettacolo. Sono sette mesi che sto preparando questo appuntamento con dedizione e sempre con il solito metodo, sarebbe controproducente cambiare stile di allenamento alla mia età. Nella fase finale del mio percorso di avvicinamento al match ho fatto i guanti con Modugno e gli altri ragazzi della palestra. Silvio è un pugile fisicamente perfetto e ha ancora tante ambizioni. Mi hanno detto che forse mi attaccherà , ma non so se crederci. Se così fosse eviterei di corrergli dietro, di tentare di tagliargli la strada e scaglierei i miei colpi in serie da vicino. Affrontare un avversario più esperto è un grande stimolo; per me sarà un incontro importantissimo. Vincerà chi avrà più birra in corpo, e spero di essere io».
L’ESPERTO RINO TOMMASI
«A mio parere questa è una presa in giro. Non metto in dubbio le capacità e il blasone dei due contendenti, ma vedere sul ring due pugili nettamente oltre i quarant’anni è una sconfitta per il movimento italiano in particolare e mondiale in generale. Se da un lato questa sfida può arricchire la passione degli italiani per la Noble Art, dall’altro non vedo come due professionisti possano ancora pensare di dare il massimo alla loro età; c’è un tempo per tutto. È un bel match, peccato che arrivi tardi. Come vedo una possibile riunificazione della corona WBC e WBC Silver? Se non ci sono riusciti finora, non vedo come possano farlo tra qualche mese. Chi vincerà? A questo punto della loro carriera non credo dipenda più dalle qualità, ma da come uno si sia conservato nel tempo».
IL MAESTRO MARIO MASSAI
«Una voce autorevole come Rino Tommasi ha detto che questo è un incontro tra ultraquarantenni? Posso solo dire che Silvio i suoi migliori match li ha disputati dopo i quaranta. Siamo qui a Pavia da mercoledì, abbiamo già fatto due allenamenti, domani (oggi, ndr) alle 15,30 ci sarà il peso e poi solo riposo fisico e mentale fino al momento di salire sul ring. Silvio è preparato e motivato, la mano va bene e la convinzione è quella dei giorni migliori. È da tempo che molti dicono che Branco non affonda col destro, ma posso garantire che nella fase di preparazione lo fa e come, certo, non è un fighter, quindi nessuno lo ha mai visto o lo vedrà sul quadrato ‘’menare le mani’’ come un forsennato. Silvio è uno ‘’stilista’’ che boxa in linea, pulito e agile. Fare i guanti con Larghetti e col neo campione italiano Kolaj è servito al Barbaro, specialmente Kolaj è un pugile molto simile a Fragomeni, uno che non si tira mai indietro. Sono sicuro delle sue capacità e domani (oggi, ndr) ve lo dimostrerà».
LA CARRIERA DI SILVIO BRANCO
Silvio Branco nasce a Civitavecchia il 26-08-1966. Appassionato della Noble Art, inizia a tirare i primi pugni al Civitavecchia Ring, sotto la direzione del maestro Giuseppe Peris, il quale lo porta ad approdare nel mondo del professionismo all’età di ventidue anni. Quattordici anni fa, poi, il passaggio con il maestro Mario Massai, con il quale tutt’oggi è unito in un ‘’matrimonio sportivo’’ ben saldo. È l’unico atleta che nella storia del pugilato europeo è riuscito a vincere tre titoli del Mondo in tre categorie diverse di peso: medi, supermedi e mediomassimi. È il solo pugile italiano ad aver vinto il Campionato del Mondo nei pesi mediomassimi da quando è nato il pugilato nella nostra nazione. Queste le cinture che il Barbaro si è messo intorno alla vita durante i suoi ventitre anni di professionismo: titolo italiano dei Medi, titolo internazionale dei Medi WBC, titolo intercontinentale dei Medi IBF, titolo mondiale dei Medi WBU, titolo mondiale dei Supermedi WBU, titolo intercontinentale dei Mediomassimi IBF, titolo mondiale dei Mediomassimi WBA. L’attuale palmares del pugile di Civitavecchia dice: 73 incontri disputati, con 61 vittorie (37 KO), 10 sconfitte (4 KO) e due pareggi.
LA CARRIERA DI GIACOBBE FRAGOMENI
Giacobbe Fragomeni nasce nel quartiere di Stadera, nella periferia milanese, il 13-08-1969.
Viene scoperto e allenato da Ottavio Tazzi, detto il Nonno o il Maestro dei Maestri. Grazie a lui a 21 anni sale sul ring, a 22 si è già battuto in una cinquantina di incontri. Nel gennaio 1993 indossa la prima maglia azzurra. Tra le sue vittorie spiccano la medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali di pugilato dilettanti del 1997 a Budapest e quella d’oro ai Campionati Europei dilettanti del 1998 a Minsk. Nel 2000 partecipato ai Giochi della XXVII Olimpiade a Sydney. Il 24 ottobre 2008 conquista al Palalido di Milano il titolo di campione del mondo WBC nella categoria dei pesi Massimi-Leggeri, battendo ai punti il pugile ceco Rudolf Kraj. Il 16 maggio 2009 ottiene al Gran Teatro di Roma la prima difesa del titolo, pareggiando ai punti l’incontro con il pugile polacco Krzysztof Wlodarczyk. Il 22 novembre 2009 viene battuto ai punti dal pugile ungherese Zsolt Erdei a Kiel, cedendogli pertanto il titolo. Nel 2010 fallisce l’assalto al vacante titolo WBC, cedendo per ko all’ottava ripresa a Krzysztof Wlodarczyk. L’attuale palmares del pugile di Milano dice: 33 incontri disputati, con 29 vittorie (12 KO), 3 sconfitte (2 KO) e un solo pari.


