QUI UNION SAINT-GILLOISE-INTER. Pazza e bella Inter: parte male, soffre in avvio, poi in cinque minuti segna due gol e dilaga nella ripresa. A Bruxelles la squadra di Cristian Chivu batte l’Union Saint-Gilloise 4-0 con i gol di Dumfries, Lautaro, Calhanoglu ed Esposito, conquistando la terza vittoria su tre in Champions League. Nove i gol fatti e zero quelli subiti in questo inizio europeo. In avvio di gara però, con un ampio turn over in vista del big match di sabato col Napoli, qualche disattenzione difensiva si è vista. Tre occasioni lampo per i padroni di casa: Sommer dice no a David, poi è Lautaro a salvare sulla linea il tiro di Burgess, prima di una conclusione di poco fuori di Van de Perre. Poi scatta la scintilla. Al 16’ Esposito si muove bene in area su assist di Lautaro, ma il tap in sotto porta è impreciso. Gol rinviato al 41’: sugli sviluppi di un corner, un rimpallo in area diventa un assist per Dumfries che scaraventa in rete il pallone dell’1-0. Nel recupero ecco il raddoppio: Dumfries guida l’azione, Esposito rifinisce con l’assist e a chiuderla ci pensa Lautaro con un piattone sotto l’incrocio che vale l’11esimo centro in Champions nel 2025 per l’argentino. La reazione dell’Union Saint-Gilloise non c’è. Anzi, un ingenuo tocco di mano in area di Mac Allister porta l’arbitro svedese Nyberg a concedere al Var un rigore all’Inter: al 53’ dagli undici metri va Calhanoglu che spiazza il portiere e realizza il 3-0. Nella bella serata interista c’è spazio per il primo gol europeo di Esposito. Dopo aver sbagliato una nitida chance su assist di Dumfries, l’attaccante azzurro si riscatta al 76’, sfruttando lo scarico di Bonny e firmando in spaccata il 4-0. È la settima vittoria consecutiva per l’Inter in stagione. A Bruxelles le due sconfitte di inizio annata contro Udinese e Juventus sembrano ancora più lontane.

QUI PSV EINDHOVEN-NAPOLI. Scatta l’allarme rosso in casa Napoli: dopo lo scivolone in campionato contro il Torino, infatti, arriva una clamorosa controprestazione anche in Champions League, nella terza giornata della fase a girone in casa del Psv. Gli uomini di Antonio Conte subiscono l’intraprendenza degli olandesi e, dopo aver mantenuto una parvenza di equilibrio per mezz’ora passando anche in vantaggio, crollano completamente fino un incredibile 6-2 finale. La formazione di Peter Bosz, trascinata dagli ex Serie A Schouten, Perisic e Man (autore di una doppietta), oltre a Salah-Eddine, trova la prima vittoria nella competizione, mentre per il Napoli arriva la seconda sconfitta. Tra le fila degli azzurri, gli osservati speciali sono McTominay e Lucca, il primo al rientro mentre il secondo ha una grande possibilità vista l’assenza di Hojlund. E i due combinano già dopo pochi istanti, ma il tiro del centravanti è fuori misura. Poco dopo, Gilmour lancia De Bruyne, che evita Kovar ma non ha più spazio per il tiro, e il suo cross non trova compagni in mezzo. Il Psv risponde con l’uno-due tra Man e Saibari, con l’ex parma che trova l’ottima risposta di Milinkovic-Savic. Poi Til colpisce di testa tutto solo in area e Saibari segna ma in fuorigioco: sono le prime crepe nella retroguardia partenopea. Ma il Napoli passa in vantaggio al 31’ con lo spunto di Spinazzola e il cross per McTominay, che segna di testa. Un vantaggio che dura poco: al 35’ il cross teso di Perisic trova la deviazione sfortunata di Buongiorno, che incappa in un autogol, mentre al 38’ il contropiede repentino del Psv, dopo un anticipo di Schouten su Lucca nell’area olandese, porta al gol di Saibari. La ripresa si apre con un colpo di testa di Lucca, che non indirizza bene, ma anche stavolta a tremare è la retroguardia del Napoli quando Gilmour sbaglia completamente un retropassaggio di testa e serve Saibari, che spreca. Non spreca, al 54’, Man, che devia in rete l’assist di Mauro Junior dopo aver saltato Buongiorno. E qui parte la pura accademia del Psv, contro un Napoli completamente disunito e spaesato. Til grazia Milinkovic-Savic dopo un pasticcio di Juan Jesus, poi il palo ferma Schouten. A rendere ancora più nera la serata è l’espulsione di Lucca, cacciato dal tedesco Siebert che sembra aver male interpretato una frase dell’attaccante italiano. Ad ogni modo, Man trova la doppietta con una botta di sinistro su cui il portiere partenopeo nemmeno vede il pallone, poi McTominay di testa lo imita. E qui succede l’incredibile: Drouech, appena entrato, prima firma l’assist per Pepi e poi dalla distanza trova la gioia personale. È il sesto gol del Psv, è notte fonda per il Napoli.

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