Un imprenditore vuole prendere la guida del Civitavecchia Calcio. Il suo nome è Massimo D’Onofrio e le sue intenzioni sono molto chiare: portare i nerazzurri almeno in serie C. Mentre la società locale è impegnata a far risalire la squadra nei piani alti dell’Eccellenza, come dimostrano le ultime vittorie, con la speranza di tornare presto allo stadio Fattori, ora c’è una possibile novità che potrebbe sconvolgere i piani. D’Onofrio si presenta e lo fa senza problemi.

«Ho un progetto chiaro per la città di Civitavecchia – dichiara Massimo D’Onofrio – da tantissimi anni mi occupo di calcio ed ho avuto diverse società. Credo che per fare calcio ad alti livelli senza un rapporto ben tessuto con la città e con l’amministrazione del territorio. È proprio per questo motivo che ho già avuto un incontro con il presidente Patrizio Presutti ed ho chiesto una riunione con l’amministrazione comunale per esporre il mio progetto.

Se una società sportiva cresce, può fare da volano anche per tutta la città. Nel corso della mia vita ho fatto molte cose importanti, sia in Italia, ma anche in Romania, dove ho portato l’Astra Giurgiu dalla serie C alla vittoria dello Scudetto».

Ma chi è Massimo D’Onofrio? Nato ad Isernia, nel 1968, è un imprenditore legato alla D’Onofrio Holding, leader nel settore della trasformazione dei veicoli sanitari. Parliamo di un investitore edile, con una famiglia attiva da quattro generazioni. Il calcio è sempre stata una sua passione, negli ultimi tempi il suo nome è stato sulle cronache calcistiche, in quanto ha cercato di prendere la guida del Messina, del Taranto e del Terracina.

«Voglio che Civitavecchia torni ad avere lo stadio Fattori – riprende D’Onofrio – già dal prossimo anno deve tornare aperto. Ho già un’idea di come dovrebbe essere l’impianto. Il Fattori dovrebbe essere aperto anche durante la settimana e deve dare impulso e lavoro alla cittadinanza. Il porto di Civitavecchia ha superato Barcellona?

E perché il Barcellona fa la Champions League e il Civitavecchia neanche la serie C? La città si presta bene, con un progetto a lungo termine si può andare anche in B. Credo anche che Civitavecchia e Dlf si debbano fondere, costituendo un’accademia per valorizzare i giovani del territorio e costruire un vivaio d’eccellenza.

Io mi ritengo un imprenditore e un uomo che ha ben chiaro il concetto di trasparenza, nel mondo del calcio e della vita su questo aspetto non si transige. Voglio fare qualcosa di importante per la città di Civitavecchia e ringrazio l’avvocato Cristiano Ricciutelli che mi sta dando una grande mano».

Ma D’Onofrio sta veramente per prendere il Civitavecchia Calcio? Al momento sembra che l’ipotesi sia prematura. C’è stato qualche sondaggio e qualche abboccamento tra l’entourage di D’Onofrio e la società nerazzurra, ma al momento non è in piedi nessuna trattativa. Sarà un fuoco di paglia o il treno che passa una volta nella vita? Solo il tempo ce lo farà capire.

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