Una situazione che ha davvero dell’incredibile. E’ quella evidenziata dal consigliere comunale di Forza Italia, Luca Grossi, in merito al bando emanato dall’amministrazione comunale sugli spazi campo nelle palestre scolastiche gestite da Palazzo del Pincio.

«Nei giorni scorsi ho protocollato, a mia prima firma - afferma l’esponente azzurro - una richiesta di Consiglio comunale aperto per affrontare un tema centrale e spesso trascurato: l’impiantistica sportiva cittadina. I problemi, purtroppo, sono tanti e ben noti. Ma ce ne sono anche altri, meno evidenti, che rendono ancora più difficile la vita di chi fa sport a Civitavecchia. Lo sport, infatti, non è solo un passatempo: è una parte fondamentale del percorso educativo dei ragazzi, accanto alla scuola e alla famiglia, soprattutto in un'epoca in cui la socializzazione è sempre più compromessa. Le palestre scolastiche rappresentano spesso l’unico punto di riferimento per le attività sportive di base. In questi giorni, il Comune ha pubblicato il consueto bando per l’assegnazione degli orari nelle strutture. Ma leggendo con attenzione l’avviso pubblico, si trova una comunicazione sconcertante:

“Si informa che in caso di maltempo le seguenti palestre scolastiche comunali: Scuola Media Don Milani, Scuola Elementare Renato Posata, Scuola Media Ennio Galice, Scuola Elementare Papacchini potrebbero risultare inagibili a causa di infiltrazioni d’acqua. Pertanto l’utilizzo delle palestre è subordinato alle condizioni meteo, esonerando l’Amministrazione per eventuali disagi e/o interruzioni delle attività”.

«Ma com’è possibile? - si domanda Luca Grossi - se il problema è noto, perché non si è ancora risolto? Cosa sta facendo l’attuale amministrazione per garantire ambienti sicuri e idonei allo svolgimento dell’attività sportiva? È normale che i nostri ragazzi debbano allenarsi con l’acqua che gocciola dal soffitto, al mattino durante l’orario scolastico o al pomeriggio con le associazioni sportive dilettantistiche? È una condizione sicura? E soprattutto: dobbiamo davvero accettare tutto questo? Che tipo di programmazione può fare un’associazione sportiva dilettantistica, se ogni giorno deve consultare il meteo per decidere se potrà allenarsi? Mi auguro che chi di competenza si assuma le proprie responsabilità e intervenga al più presto. Il diritto allo sport dei nostri ragazzi non può essere subordinato al meteo. Deve essere garantito sempre e ovunque».

Si tratta di questione che, ovviamente, scatenerà delle polemiche nel mondo politico. C’è da attendere sicuramente la risposta dell’amministrazione comunale a riguardo. Perché diramare un bando di questo tipo, dando per assodato che ci sono delle infiltrazioni all’interno dei plessi scolastici? Non sarebbe stato meglio risolvere prima le problematiche relative al fatto che, ogni volta che piove in città, e nello scorso inverno è avvenuto con una costanza infinita, gli spazi sono inutilizzabili?

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