Clamoroso scivolone per la Nc Civitavecchia nella gara2 della semifinale playoff di serie B. A Vicenza i rossocelesti hanno perso per 15-7 e non hanno ottenuto in anticipo un posto per la finale degli spareggi promozione, dove, invece, è già presente il nome della Metanopoli, che in due gare ha avuto ragione del Lerici. È stata semplicemente la peggior gara stagionale per il sette di Aurelio Baffetti, in quella che si può definire, probabilmente, una disfatta. Non c’è stato niente che sia andato bene per i rossocelesti, che hanno offerto una prova per nulla positiva e sono stati dominati dai padroni di casa, pienamente sostenuti in tribuna da quasi 300 spettatori, che hanno avuto la meglio in ogni frangente del match e in ogni dettaglio dell’incontro. Così come accaduto in gara1, approccio pessimo dei rossocelesti, che vanno sotto per 4-0 dopo pochi minuti. Solo che Romiti e compagni non riescono a venire fuori come accaduto al PalaGalli, ma scivolano sempre più giù, tanto che ad un certo punto del terzo tempo il risultato era di 11-3.

Difficile capire cosa possa essere accaduto alla squadra, che in gara1 aveva già capito che non sarebbe stato facile avere ragione di una formazione che, magari, non avrà la consistenza tecnica di un Piacenza o di una Metanopoli, ma che ha delle risorse a piena disposizione, con tre giocatori del Sud che hanno alzato l’asticella dal punto di vista tecnico e tanti elementi del posto che si conoscono profondamente l’un l’altro e sanno dare tanto aiuto per loro stessi, per il compagno e per la squadra. Dall’altra parte un Civitavecchia anonimo, spento, che davanti ha sprecato tantissime occasioni per segnare e dietro ha avuto un atteggiamento blando, con i Rangers che hanno fatto suggellare l’ovazione del pubblico. Tutto questo in un’atmosfera caldissima, cosa che è accaduta per tutto il corso della stagione e che era prevista, anche perché nei giorni precedenti il tecnico Dal Bosco si era fatto sentire sulla stampa locale, parlando di atteggiamenti non proprio idilliaci nella prima parte al PalaGalli da parte del pubblico, che sarebbero andati oltre l’aspetto squisitamente agonistico. Ovviamente la speranza è che da ambedue le parti si tenga alto il livello di guardia, per non mettere benzina sul fuoco in vista della terza sfida, prevista per domani alle 20.15 ancora una volta allo Stadio del Nuoto, per la quale ci sarà un calore e un sostegno che non si vede ormai da diverso tempo. Chi dovrà avere il calore dentro dovrà essere anche la squadra, che sotto il profilo tecnico ha francamente deluso. Da questo gruppo non ci si attende né che possa vincere il campionato, né che possa raggiungere, almeno nel breve termine, chissà quali traguardi. A Vicenza si può anche perdere, ma non in questa maniera, non con otto gol di scarto, non senza un minimo di mordente, contro una squadra e una città che hanno raggiunto il loro massimo risultato nella loro storia, non fatta, purtroppo per loro, di vette incredibili. Basti pensare che l’anno scorso i Rangers sono retrocessi in serie C e stanno giocando in B solamente grazie al ripescaggio. Quindi le basi per fare meglio c’erano tutte e sicuramente mister Baffetti in queste ore sta guardando negli occhi i suoi ragazzi come mai ci sia stato questo blackout.

Ovviamente non è per nulla facile affrontare un playoff con una schema di partite sabato-mercoledì-sabato, ovviamente non è semplice avere un periodo intasato di impegni, dove vanno incastrati anche quelli lavorativi e personali, ma la sensazione è che si possa fare di più, anche perché questo tipo di tematiche ci sono anche per le squadre avversarie. Questo gruppo deve dare una forte reazione, al di là della questione playoff, al di là del risultato, ma per rimarcare che l’appartenenza e il cuore ci sono tutti. Nel corso di questa stagione l’ambiente ha fatto presente ai taccuini dei giornalisti gli sforzi che sono stati fatti per affrontare questo campionato di serie B, dalle lunghe trasferte, ai lunghi allenamenti, anche nei giorni “rossi” del calendario, a fare in modo che qualche ex giocatore potesse tornare a fare parte del gruppo, a mantenere vivo un gruppo che aveva subito fortemente il contraccolpo della doppia retrocessione. Ebbene, la prestazione di Vicenza rende merito e giustizia a tutto quello che di buono, in particolare i sacrifici, che è stato fatto nel corso di questi mesi? Ci sentiamo di dire che la risposta è “no”. Ma c’è una bellissima notizia. Ovvero che tutto non è ancora andato in fumo e si può relegare Vicenza ad una giornata da dimenticare. L’appuntamento è per domani alle 20.15 al PalaGalli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA