PHOTO
TARQUINIA – CIVITAVECCHIA – La stagione estiva è ormai entrata nel vivo «e la spiaggia di Sant’Agostino si presenta in condizioni indecorose e inaccettabili».
Uniscono le forze e la voce, i consiglieri comunali di centrodestra di Tarquinia e Civitavecchia contro lo stato di degrado in cui versa il litorale di Sant’Agostino, nonostante i grandi annunci dell’amministrazione comunale di Tarquinia, proprietaria della località, e del Comune di Civitavecchia, che nei giorni scorsi hanno siglato un accordo condiviso per la gestione dell’area molto frequentata da civitavecchiesi.
“Come consiglieri di minoranza dei Comuni di Tarquinia e Civitavecchia, denunciamo con fermezza l’inerzia e l’irresponsabilità delle due amministrazioni, che, dopo aver annunciato con grande enfasi la firma di un protocollo d’intesa, hanno lasciato tutto nel più assoluto immobilismo – tuonano gli esponenti di centrodestra dei due comuni - La realtà è sotto gli occhi di tutti: nessun tavolo tecnico convocato, nessun progetto condiviso, nessuna comunicazione ai cittadini. Solo annunci, seguiti dal silenzio. Intanto la località, frequentata ogni giorno da migliaia di residenti e turisti, versa nel degrado: strade dissestate, parcheggi improvvisati, segnaletica assente, servizi inesistenti. I pochi stalli per disabili sono inadeguati e spesso impraticabili, in un contesto che continua a negare i più elementari diritti all’accessibilità e alla dignità».
«Non ci sono bagni pubblici, – proseguono gli esponenti del centrodestra di Tarquinia e Civitavecchia – né percorsi pedonali sicuri, né manutenzione, né arredi urbani, né un’idea minima di accoglienza. I frequentatori di Sant’Agostino vengono lasciati soli, in balìa del degrado. E mentre la spiaggia si riempie, le promesse si svuotano di ogni significato».
«La politica non può ridursi a spot e fotografie – scandiscono all’unisono le minoranze di Tarquinia e Civitavecchia - Serve responsabilità, progettualità e rispetto per i cittadini. E invece, quest’estate, il disinteresse regna sovrano. Il protocollo, peraltro discutibile, è rimasto sulla carta. I disagi aumentano di giorno in giorno. L’indignazione cresce. E le amministrazioni, ancora una volta, tacciono. Con la firma del protocollo di intesa, le due amministrazioni avevano raggiunto il loro scopo: Civitavecchia quello di far vedere ai propri cittadini, da sempre “proprietari morali” delle spiagge di Sant’Agostino, che finalmente avrebbero potuto mettere il loro vessillo su questa area; per Tarquinia, invece, l’obiettivo evidentemente era solo quello di sgravarsi di una responsabilità gestionale verso una località mai gradita alla sinistra tarquiniese, perché distante dalla città, scomoda e impegnativa sotto il punto di vista della manutenzione generale e, soprattutto, poco redditizia dal punto di vista elettorale essendo vissuta per la stragrande maggioranza da civitavecchiesi».
«Come consiglieri di minoranza, pretendiamo risposte immediate e concrete: – scandiscono dal centrodestra - la convocazione urgente del tavolo tecnico, l’avvio di interventi strutturali e la restituzione di dignità a una località che merita ben altro trattamento. E ci impegneremo a portare questa battaglia in tutte le sedi istituzionali. Il Comune di Tarquinia deve continuare a farsi carico di questa località, peraltro bellissima, e non pensare che qualcuno (il confinante Comune di Civitavecchia) possa farlo al suo posto. I cittadini non sono sudditi da ignorare e da tartassare senza che neppure abbiano in cambio servizi degni di questo nome. Sono persone da ascoltare e da servire. E Sant’Agostino non può più essere dimenticata. Il tempo delle chiacchiere è finito. Ora servono i fatti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA